PALAZZO LASCARIS

Parte l'Omnibus, al palo la super Asl 

Salta il piano di Icardi per anticipare la discussione in aula sull'Azienda Zero, rinviata a martedì. Vertice di maggioranza a seduta iniziata. Dalla Lega nessuno aveva chiesto l'inversione dell'ordine del giorno. Tensione tra assessore e gruppo

Come previsto, il percorso del testo per costituire l’Azienda Sanitaria Zero si è confermato (almeno un po’) accidentato fin da oggi, giorno della ripresa dei lavori del Consiglio regionale. Tutto pareva e, di fatto, era sistemato: l’assessore Luigi Icardi ieri sera aveva ottenuto il via libera alla sua richiesta di anteporre la discussione della proposta di legge rispetto a quella sull’Omnibus, provvedimento che razionalizza e riordina numerosi testi normativi, cambiando l’ordine del giorno della seduta. Il suo collega Maurizio Marrone (FdI) aveva dato il placet, pur ribadendo la necessità di approvare entro breve tempo il testo che racchiude provvedimenti di vario genere e in capo a varie deleghe.

Le minoranze si erano preparate al cambio di programma, pur non avendo ancora definiti tutti gli emendamenti sul testo dell’organismo sanitario, ma pronti a frenarne la corsa con interventi a raffica in aula. Qualcosa, però, non è andato come previsto. A metà mattinata in una breve sospensione dei lavori il centrodestra, nel chiuso di una stanza, discute e alla fine esce con la soluzione: oggi si parte con la discussione generale dell’Omnibus, poi la si accantona e martedì tocca al’Azienda Zero. 

Cosa è successo? Qui le versioni si accavallano e spesso si contraddicono. C’è chi nella maggioranza spiega la decisione con la necessità di non alimentare la reazione delle opposizioni, già pronte a dare battaglia ma che nel caso del cambiamento chiesto da Icardi sa sarebbero fatte ancor più dure, non tanto e non solo il Pd, quanto piuttosto il capogruppo di Luv Marco Grimaldi, il più acceso oppositore del nuovo organismo sanitario.

Fonti vicine all’assessore riferiscono una versione assai più o meno coincidente. Mentre sempre nella maggioranza, tra le file leghiste, c’è chi fa notare come a dispetto dell’istanza di Icardi, dal suo partito ad inizio seduta nessuno, incominciando dal capogruppo, abbia chiesto l’inversione dell’ordine del giorno. Con inevitabile scorno dell’assessore. Che il pasticcio ci sia stato è fuor di dubbio. Tant’è che la soluzione ha provocato la chiusura anticipata (alle 15,42) della seduta.

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