POLITICA & LAVORO

Embraco, "non c’è un piano B" (e non è una novità)

Non ci sono progetti per rilanciare lo stabilimento di Riva di Chieri. Dal 2017 le istituzioni cercano invano una soluzione che non esiste: meglio non illudere più i lavoratori e trovare il modo di ricollocarli quando finirà la cassa. Il 14 settembre Consiglio regionale aperto

Ieri, per la prima volta dopo l’estate, si è riunito in videoconferenza il tavolo regionale sulla vertenza Ex Embraco. Si è discusso della proroga dell’ammortizzatore sociale, che garantirà un breve respiro alle 391 famiglie di Riva di Chieri fino al prossimo 22 gennaio. La preoccupazione maggiore è per i tempi: cosa fare dopo questa scadenza? E poi c’è la mancata comunicazione di un “piano B” alternativo a Italcomp da parte del Ministero. E questa non è una novità. Come ha scritto già nei mesi scorsi lo Spiffero non ci sono aziende interessate a quello stabilimento ed è inutile continuare a illudere i lavoratori. Meglio sarebbe investire sulla loro formazione e cercare di consentire loro un reinserimento nel mondo del lavoro anziché inseguire chimere.

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Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato la Prefettura, i sindaci, le parti sociali e i lavoratori,  l’assessore al Lavoro della Regione Elena Chiorino ha ribadito il massimo impegno per ottenere il miglior risultato possibile. Senza tuttavia poter andare oltre generici auspici che “andrà tutto bene”. L’obiettivo numero uno è il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti: al tavolo si parla di “silenzio assordante” e si richiede l’ennesima “interlocuzione urgente e doverosa”, “assumendosi la responsabilità di fare chiarezza sul progetto Italcomp come su eventuali scenari alternativi, che potrebbero consentire di assorbire la manodopera ex Embraco”. Sul tema Giorgetti è stato chiarissimo: il progetto Italcomp “non è perseguibile”.

E intanto è stata convocata l’ennesima adunanza sulla questione, l’ennesima passerella di una classe politica che si costerna s’indigna s’impegna e da quattro anni getta la spugna senza neanche troppa dignità.  Il Consiglio regionale aperto sulla vertenza Embraco si farà il 14 settembre dalle 9 alle 13,30. “Una sensibilità politica unanime – osserva Chiorino – che permetterà di riportare l’attenzione e il dibattito pubblico sulla questione che coinvolge 391 famiglie”.

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