OPERE & OMISSIONI

Parco della Salute    2011-2027
Torre della Regione 2011-2022

Partono i lavori di bonifica dell'area su cui sorgerà la cittadella sanitaria e della ricerca. Ci solo voluti vent'anni, come per il grattacielo che ospiterà gli uffici dell'ente regionale. Cirio: "Sono la dimostrazione di quanto l'Italia sia un Paese complicato"

Una grande cittadella sanitaria e della ricerca e una nuova sede della Regione: due opere progettate molto tempo fa, oltre vent’anni, e che ancora attendono di vedere la realizzazione. Nell’area ex Avio, di fianco al nuovo grattacielo della Regione, ha preso il via oggi a Torino la bonifica del terreno sul quale sorgerà il Parco della Salute e della Scienza. Richiederà 18 mesi complessivi, di cui un anno circa nel lotto 1, dove ci sarà l’area ospedaliera, e il restante nel lotto 2, sede dell’area universitaria. Alla cerimonia erano presenti, fra gli altri, il sottosegretario alla Sanità Andrea Costa, il governatore del Piemonte Alberto Cirio con l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia e il vicepresidente Mauro Salizzoni. “È un momento storico – ha detto Cirio – ma poiché l’iter per arrivare a questo giorno risale a 20 anni fa, è anche un momento che dimostra quanto l’Italia sia un Paese complicato, e quanto sia necessario fare un cambiamento. Questa per noi è un’opera fondamentale alla pari con la Tav Torino-Lione”. “La giornata di oggi – ha affermato Costa – è uno stimolo non solo per Torino e il Piemonte, ma per tutto il Paese”. Anche Allasia ha sottolineato “il grande problema dei cantieri pubblici, dove ora ci vogliono 20 anni per fare ciò che un tempo si faceva in tre”. Salizzoni ha invece ricordato i 50 anni trascorsi alle Molinette come chirurgo: “Mi sono reso conto – ha detto – che quell’ospedale non poteva stare in piedi: questo progetto è importantissimo, la città non può farne a meno”.

La bonifica consiste in uno scavo propedeutico alla costruzione del nuovo ospedale, con la rimozione totale del terreno superficiale. Da carotaggi fatti in precedenza, gli esperti si aspettano di trovare metalli pesanti e idrocarburi, poiché in quell’area si faceva la cromatura delle palette dei reattori degli aeroplani. È già stata compiuta invece la rimozione di un altro inquinante, il cromo esavalente. Il terreno rimosso dal sito sarà setacciato e analizzato, poi i rifiuti pericolosi saranno smaltiti a norma di legge. Questa parte dei lavori, hanno spiegato Cirio e Icardi, si concluderà entro il luglio 2022 e subito dopo ci sarà l’aggiudicazione della gara per la costruzione. I lavori di edificazione dureranno 5 anni, per cui il taglio del nastro potrebbe avvenire a partire dal 2027. L’investimento complessivo è di oltre 450 milioni di euro, e comprenderà le nuove sedi degli ospedali Molinette, Cto e Sant’Anna. La stazione appaltante è la Città della Salute di Torino, che ha affidato i lavori all’associazione temporanea di imprese Unieco Holding Ambiente di Reggio Emilia, aggiudicataria dell’appalto. La direzione dei lavori sarà fatta dalla società ST&A di Binasco, in provincia di Milano.

“Lo finiremo entro il 2022”. Cirio mette un punto fermo all’opera che lui stesso definisce “la grande incompiuta”, ossia il grattacielo della Regione. L’imponente struttura di 42 piani sorge nella zona ex Fiat Avio, nel quartiere Nizza Millefonti e aspetta di vedere la fine dei lavori dal lontano 2011. Il presidente ha deciso di fare l’annuncio in occasione dell’inaugurazione del sito adiacente in cui sorgerà il Parco della salute e della scienza: “Ci ritroveremo qui per festeggiare perché significa che i soldi pubblici non sono stati sprecati”. Sulle domande circa i dipendenti pubblici riluttanti all’insediamento nella nuova sede, Cirio ha riposto che il grattacielo è una scelta che la sua giunta ha ereditato e la “logica è far risparmiare la Regione”. Questo per chiudere “tutti gli uffici della Regione che sono sparsi per la città di Torino e nelle zone limitrofe” in cui si pagano affitti “a suon di centinaia di migliaia di euro ogni anno”. Con il completamento della torre si otterrà quindi “il risparmio, perché la logica di questo intervento è logistica –tenere tutto raggruppato – e risparmio economico, non pagare gli affitti ma concentrare le persone in uno spazio unico”, ha concluso il presidente Cirio.

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