DAY AFTER

Lo Russo: "Offro io un caffè a Salvini"

Sfottò del candidato sindaco del centrosinistra al leader della Lega che aveva scommesso una tazzina sulla vittoria di Damilano al primo turno. Poi sprona il gruppo: "Ora inizia una nuova partita"

“Il caffè a Matteo Salvini glielo offrirò io volentieri quando tornerà a Torino”. Si concede anche una battuta Stefano Lo Russo nel giorno dopo un turno elettorale che lo ha visto in testa di cinque punti tondi rispetto al suo avversario Paolo Damilano. Si rivolge direttamente al numero uno della Lega che nella sua ultima apparizione all’ombra della Mole aveva scommesso un caffè su un successo al primo turno del suo candidato. E dunque via allo sfottò.

È un Lo Russo meno tirato del solito dopo un risultato per molti versi inaspettato. Ammette di avere avuto “un fitto scambio di messaggi” con Enrico Letta, il quale “pensiamo proprio che tornerà a Torino per il ballottaggio” confida il candidato sindaco del centrosinistra.

Per lui ora l’obiettivo è evitare che cali la tensione nella coalizione, che si consideri la partita ormai vinta. Guai allora a pensare che si tratti del secondo tempo di una sfida in cui il primo è finito con ampio margine. “Adesso si apre una partita nuova, il nostro avversario è davvero temibile, ma abbiamo la consapevolezza che possiamo davvero farcela e far ripartire la città”. Spronare militanti, dirigenti e candidati è l’imperativo in una corsa in cui il primo obiettivo è quello di riportare ai seggi almeno tutti quelli che hanno votato al primo turno, possibilmente provando a convincere anche chi domenica e lunedì si è astenuto (cioè la maggioranza dei torinesi). E a chi gli ha chiesto un commento sulle parole di Chiara Appendino, secondo cui il risultato elettorale non è un giudizio sui suoi cinque anni di amministrazione, lui ha replicato gelido: “Noi guardiamo al futuro non al passato”.

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