DAY AFTER

"Damilano scaricabarile, come i politici"

Volano gli stracci nel centrodestra dopo che il candidato sindaco ha definito "pigri" i partiti che lo hanno sostenuto. Gli risponde Marrone (FdI): "Per essere un civico ha imparato in fretta l'arte di scaricare sugli altri le responsabilità"

Siamo già alla resa dei conti. Neanche ventiquattr’ore dopo il capitombolo elettorale, nel centrodestra volano gli stracci. E dopo che ieri Paolo Damilano ha definito “pigri” i partiti politici rei di non averlo sostenuto abbastanza, ecco che arrivano le reazioni. “Per essere un candidato civico ha imparato alla svelta dai politici a scaricare le responsabilità sugli altri” commenta l’assessore regionale di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone in una dichiarazione rilasciata all’AdnKronos. Ma non ha indispettito solo Marrone quel dito puntato contro i partiti che ora danno dell’ingrato all’imprenditore su cui tutta la coalizione aveva scommesso. “Proprio lui che si presentava a ogni riunione definendosi stanco” lo canzona un esponente di spicco del centrodestra torinese. E infatti è proprio contro il gruppo dirigente locale che si è espresso in queste ore Damilano, il quale ha invece ringraziato i dirigenti nazionale che lo hanno sostenuto venendo più volte in missione a Torino. Eppure quelle periferie dove Lega e Fratelli d’Italia avrebbero dovuto sfondare non si sono mobilitate in questa tornata elettorale.

Ma mentre FdI alza il tiro, la Lega – soprattutto l’ala giorgettiana – scende in campo per difendere l’ex candidato. “Damilano va ringraziato per un motivo semplice: si è speso in prima persona in una campagna elettorale agguerrita, in cui spesso sono state mosse critiche strumentali, e ha portato avanti con pacatezza e rigore i nostri contenuti” afferma un altro assessore regionale, il leghista Fabrizio Ricca. “L’analisi del voto, poi, va più in là – prosegue –. Il centrodestra ha fatto fatica a spiegare quali fossero le tante idee che aveva per questa città e in alcuni casi l’agenda politica torinese si è fatta monopolizzare da polemiche strumentali dettate della sinistra”.

Intanto Damilano è tornato sull’argomento questa mattina a L’Aria che tira: “Ci sono stati sicuramente episodi a livello nazionale che hanno condizionato le elezioni, pensiamo ad esempio agli eventi degli ultimi giorni a Trieste, dove c’era un candidato molto in vantaggio e a momenti la sfida si è resa contendibile per quanto successo a livello nazionale. Purtroppo l’elettorato è stato confuso e distratto da quelle che erano tematiche nazionali, mentre invece si doveva concentrare sulle persone, sui programmi per la città, perché i prossimi cinque anni saranno determinanti e fondamentali per il futuro della nostra città”. Per Damilano “il dato più triste e drammatico è l’astensione, vuol dire che la città ha smesso di lottare”.

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