I sassolini di Carretta

Dicono che… nella sua relazione di fronte alla direzione di ieri sera, il segretario dem Mimmo Carretta, in mezzo a tanti ringraziamenti ed encomi di prammatica per l’esito delle elezioni di Torino, abbia voluto togliersi pure qualche sassolino dalle scarpe. “Non mi ricandido” ha detto annunciando lo slittamento del congresso della Federazione di Torino al prossimo anno. “Si può decidere di cedere il passo anche dopo una vittoria meravigliosa. Non necessariamente devono essere le sconfitte a determinare il destino” ha detto il numero uno del Pd subalpino. E chissà che non si riferisse a quelle minacce di “andare tutti a casa” che si era sentito fare da Francesco Boccia quando schierò il partito locale contro un’alleanza con il Movimento 5 stelle, spalancando così la strada alla candidatura di Stefano Lo Russo. “Se perdete ne pagherete le conseguenze” aveva grugnito l’emissario di Enrico Letta a Torino; “Abbiamo vinto e ce ne andiamo lo stesso” ha ribattutto ieri, a distanza di mesi, Carretta “a differenza di quei culi di pietra che restano attaccati alle loro poltrone anche quando perdono”.

print_icon