DIRITTI & ROVESCI

"Vietare la manifestazione No Vax"
(almeno si salvi il centro di Torino)

L'appello dei commercianti per preservare l'ultimo weekend di shopping natalizio. In fondo basterebbe applicare la circolare del ministro Lamorgese e circoscrivere un'ampia fetta della città. I timori delle istituzioni per il raduno nazionale di sabato

Lo scorso 9 novembre, oltre un mese fa, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha varato la stretta contro le manifestazioni di No Vax e No Green Pass. Una circolare inviata a tutti i prefetti impone loro di individuare “specifiche aree urbane sensibili, di particolare interesse per l’ordinato svolgimento della vita della comunità, che potranno essere oggetto di temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche per la durata dello stato di emergenza, in ragione dell’attuale situazione pandemica”. Un modo per preservare i quartieri centrali, cuori economici delle grandi città, dalle orde di manifestanti pronti ad assembrarsi senza mascherine per rivendicare le loro ragioni. In barba a tutto ciò, ogni sabato in piazza Castello la protesta è andata avanti imperterrita, al punto da candidare Torino quale sede del raduno nazionale.

Sono preoccupate le istituzioni, i comuni cittadini ma soprattutto i negozianti che proprio su questo finesettimana di shopping pre-natalizio puntano per rifarsi dopo quasi due anni di attività a singhiozzo e restrizioni. “L’ennesima manifestazione No Vax, questa volta addirittura a livello nazionale, rischia di mettere in pericolo, proprio sotto le feste, non solo il lavoro di tantissimi commercianti, ma anche la salute dei cittadini: il cospicuo numero di partecipanti annunciato provocherà assembramenti da stadio. I No Vax sulle piazze e sui media sono la minoranza non soltanto più rumorosa, ma anche la più sovrarappresentata di sempre: la libertà di pensiero e di manifestazione, dunque, qui non c’entra nulla” attacca il presidente della Confesercenti di Torino, Giancarlo Banchieri, chiede al sindaco Stefano Lo Russo e al prefetto Raffaele Ruberto di annullare la manifestazione no Green pass di sabato pomeriggio. “La minoranza urlante, per evidente mancanza di idee, mette in pericolo la libertà di tutti, in un momento di recrudescenza della pandemia”. Di qui l’appello: “Si individui per la manifestazione una collocazione alternativa che non metta in pericolo le attività di imprenditori e cittadini. La mancanza di senso della misura e della responsabilità non può essere fatta pagare ai torinesi”.

Pronta la replica di Marco Liccione, referente del gruppo No green pass Variante Torinese. “Condanniamo con fermezza la vile richiesta del presidente di Confesercenti Torino al sindaco e al Prefetto di annullare la manifestazione, a cui prenderanno parte molti vaccinati contro il Covid e gli stessi commercianti che l'ente afferma di voler tutelare. Banchieri studi i contenuti degli articoli 17 e 21 della Costituzione, riflettendo soprattutto sulla poca attenzione rivolta ai suoi aderenti a causa dell’infame certificato sanitario. Dove era quando i commercianti venivano posti in lockdown senza essere rimborsati tramite i ristori a cui avevano diritto?”.

Al momento il prefetto, da poco insediato, si è dimostrato particolarmente prudente. Più impegnato a evitare lo scontro con i manifestanti piuttosto che a circoscriverne i movimenti. Nei giorni scorsi ha lanciato l’appello affinché indossino la mascherina anche in corteo, anche questo in gran parte ignorato. “Sono contento che il ministro Lamorgese abbia voluto dare indicazioni che il Prefetto e il Questore di Torino, che sono persone di grande rigore e responsabilità, sapranno mettere in pratica, permettendo a chi vuole manifestare di farlo, ma in modo da non compromettere le altre persone che invece vogliono vivere. E io sono dalla parte di chi vuole vivere” dice il presidente del Piemonte Alberto Cirio secondo cui “la libertà di manifestare il proprio pensiero è sacrosanta, ma è sacrosanta anche la libertà degli altri di vivere”. Lo stesso Cirio, poi, ha ribadito l’auspicio che “tanti piemontesi vengano a Torino questo weekend non per contromanifestare, ma per andare nei negozi, nei bar, nei ristoranti, a fare compere, a passeggiare nel centro di questa città meravigliosa”.

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