SANITA'

Psichiatria a una svolta (forse)

Dopo anni di muro contro muro tra Regione e famiglie dei pazienti, introdotti forti cambiamenti. Si potranno scegliere le strutture dove farsi curare. Icardi: "Abbiamo messo il malato al centro dell'attenzione". La delibera approvata in commissione all'unanimità

“Oggi risolviamo un contenzioso che durava da sette anni con associazioni e famiglie. Questo provvedimento condiviso con gli enti locali e associazioni, votato all’unanimità in commissione è un passo importante verso migliore cura delle persone affette da patologie psichiatriche”. Così l’assessore alla sanità Luigi Icardi battezza la nuova delibera che introduce profondi cambiamenti nel settore delle cure psichiatriche. Un atto, quello assunto oggi dalla giunta con il sostegno di tutte le forze politiche, che scongiura l’entrata in vigore nei primi giorni del prossimo anno della contestata delibera della precedente amministratore regionale che aveva visto un fronte decisamente critico da parte delle famiglie dei pazienti, così come delle associazioni e delle strutture. Non si contano le proteste e i contenziosi, negli ultimi anni, che avevano portato alle carte bollate con atteggiamenti spesso troppo rigidi da parte della Regione. 

Il cambio di approccio è stato salutato positivamente dalle associazioni che sottolineano “l’importanza della condivisione alla base della riforma che non cancella la precedente delibera, ma ne corregge profonde storture”. Tra le novità più importanti c’è la possibilità di scelta della struttura di cura da parte del paziente o dei suoi famigliari, come di fatto già avviene per le Rsa e che invece era preclusa fino ad oggi. 

Altro aspetto di innovazione riguarda il vincolo del 30% delle ore del personale al reinserimento e riabilitazione dei pazienti, evitando così che incombenze burocratiche possano andare a scapito di quelle sanitarie. “E’ stato inoltre stabilito di costituire un coordinamento regionale dell’area psichiatrica, cui partecipano tutti i soggetti coinvolti a vario titolo e che – ha spiegato Icardi – supera i tanti organismi che in questi anni si sono riuniti raramente o addirittura mai”. Questo tavolo di coordinamento dovrà anche monitorare l’applicazione effettiva di quanto previsto dalla riforma che richiederà alcuni mesi per produrre i suoi effetti concreti. Il primo, immediato, è il superamento dei tanti ricorsi e procedimenti giudiziari che il muro contro muro degli anni scorsi, tra Regione e famiglie dei pazienti riunite nelle associazioni aveva prodotto, senza che peraltro nulla cambiasse in un settore tanto delicato quanto importante della sanità.

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