DIRITTI & ROVESCI

No Vax e No Green Pass uniti, Mattei fonda il Cln patacca

Il giurista capeggia il fronte che si oppone alle misure anti Covid. In un delirio storico-politico si accomuna a uno dei 12 professori che nel 1931 rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo. Berruto: "Un paragone che suscita il disprezzo". In piazza pure il No Tav "fulminato" Abbà

Nasce a Torino quello che si definisce il “Comitato di Liberazione Nazionale” dei no vax e no pass. Ad annunciarlo in piazza Castello è stato il giurista Ugo Mattei che insieme e all’ex dirigente Rai Carlo Freccero e al filosofo Massimo Cacciari ha dato vita alla commissione DuPre, “Dubbi e Precauzione”, che oggi ha indetto una manifestazione contro le nuove restrizioni varate dal governo, incluso l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.

Il giurista ha definito la giornata di oggi “importante ed emozionante perché segna un momento di svolta della protesta”. Con la stessa credibilità di quando da candidato sindaco spacciava sondaggi di non meglio precisati istituti indipendenti che lo davano in testa nella competizione elettorale, con sprezzo del ridicolo il professore dell’Università subalpina ha affermato di voler emulare i Cln che diressero e coordinarono la Resistenza contro il nazifascismo. “Rivendico – ha arringato dal palco i circa duecento manifestanti – la necessità dei paragoni storici. Dire che la situazione attuale non è comparabile al fascismo serve solo al potere per nascondere le proprie infamie. La comparazione col fascismo la rivendico e la voglio fare”. Anzi, ritiene di essere la reincarnazione di uno di quei docenti universitari che sotto il fascismo non si piegarono al Duce: “Probabilmente non rivedrò mai più i miei studenti perché non ho intenzione di giurare al draghismo – ha proseguito in un delirio storico-politico –. Quindi sarò sospeso dall’insegnamento. Farò quello che fecero i dodici professori che nel 1931 rifiutarono il giuramento imposto dal regime. Sono maestri che non piegarono la schiena. A loro dedico la rinascita del comitato di Liberazione Nazionale”. Affermazioni talmente paradossali da riuscire difficile confutare rimanendo nell’alveo del confronto civile, come invece ha tentato di fare Mauro Berruto, ex ct della Nazionale di pallavolo e componente della segreteria del Pd: “Che il professore Ugo Mattei, qui a Torino, la mia città medaglia d’oro della Resistenza, paragoni il Cln a quella porcheria che sta organizzando, genera in me una sola reazione: il disprezzo”.

Alla domanda su come si organizzerà in concreto questa nuova formazione, Mattei ha risposto che “domani ci sarà la prima riunione e decideremo il da farsi”. Ma il dato è tratto. “Penso si debba passare dalla protesta alla proposta e mi sento sulle spalle una grande responsabilità nel farlo. Quello che possiamo dire intanto è che si propone di essere una testa politica per questo popolo che chiede partecipazione e che servirà anche a non lasciare le piazze in balia di capi bastone e di infiltrazioni. L’idea è quella di passare a una visione politica globale andando oltre il tema del vaccino in un’ottica di contrasto alle teorie liberiste”. Vaste programme, insomma. “La proposta di oggi è far rinascere il Comitato di liberazione nazionale, praticare la disubbidienza sociale e costruire un’alternativa al draghismo, che deve essere sconfitto e allontanato. Il presidente Mattarella continua ad approvare dei decreti che non hanno le condizioni costituzionali minime per poter essere utilizzate. Il Parlamento è umiliato. Le libertà personali delle persone e i principi fondamentali dell’autodeterminazione sono calpestati. Dobbiamo resistere a un regime che, essendo uscito da tutti gli argini costituzionali, non riteniamo più legittimo”, ha proseguito Mattei. “Intendo farlo con serietà, in modo implacabile, in modo coraggioso e libero come ho sempre fatto”, ha concluso.

Alla manifestazione, poi proseguita con il tentativo di sfilare in corteo verso il Comune (impedito dalla polizia), è intervenuto in collegamento telefonico da Trieste il portuale Stefano Puzzer, che si è detto “onorato di essere stato invitato nel comitato”, mentre al comizio è intervenuto anche Luca Abbà, noto attivista No Tav condannato per gli scontri con le forze dell’ordine. Abbà, che nel 2012, durante una protesta al cantiere di Chiomonte si era arrampicato su un traliccio dell’alta tensione rimanendo folgorato, ha presentato una bandiera No Green Pass disegnata sul modello di quella che accompagna le iniziative degli oppositori all’alta velocità ferroviaria Torino-Lione: “Noi in valle di Susa abbiamo una lunga tradizione di resistenza”, ha detto.

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