VERSO IL VOTO

Belmondo in pista per Cuneo

Il nome della pluricampionessa olimpica proposto dalla Lega agli alleati, ma FdI spinge su Bernardi, presidente della locale squadra di calcio. A Mondovì, feudo di Costa, il braccio destro di Cirio pronto a sfidare... il centrodestra. Urne a fine maggio

Il nome, e che nome, è stato messo sul tavolo quando non erano ancora arrivati i caffè. “Noi proponiamo Stefania Belmondo” ha detto il leghista Giorgio Bergesio confermando le indiscrezioni che da qualche giorno circolavano a Cuneo sul nome dell’atleta più titolata d’Italia con le sue dieci medaglie olimpiche e tredici iridate. Dopo aver tagliato per prima tanti traguardi ora le toccherà tagliare i nastri? Difficile ancora a dirsi. Attovagliati alla Locanda Bellaposta di Marene – “nei domini di Guido Crosetto” – c’erano, oltre al numero uno della Lega in Granda, anche Alberto Cirio, il sindaco di Boves e segretario dei berlusconiani Maurizio Paoletti, e poi il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Paolo Bongioanni con il compagno di partito William Casoni. Sono proprio questi ultimi i più freddi rispetto all’ipotesi di Belmondo, “profilo certamente d’impatto, ma con un radicamento in città e una capacità politica da dimostrare” hanno obiettato tra una battuta al coltello e un coniglio in umido, annaffiati da un buon Dolcetto.

Il piatto forte dell’incontro, neanche a dirlo, sono state le prossime amministrative che ridisegneranno la geografia politica della provincia di Cuneo. Va al voto il capoluogo, ma anche altri comuni importanti come Mondovì, enclave elettorale dell’onorevole Enrico Costa, ormai stabilitosi in Azione, Savigliano e pure Borgo San Dalmazzo, strategica poiché al prossimo giro le toccherà una nomina nella Cassa di risparmio di Cuneo, secondo il principio della rotazione interna tra i comuni soci.  

Ciò su cui tutti i commensali si sono trovati d’accordo è la necessità di presentarsi con i tre simboli alleati ovunque per non dare vantaggi a un centrosinistra che si presenta competitivo, a partire dal capoluogo dove può contare sul sindaco uscente, Federico Borgna. Qui, secondo FdI, è necessario contrapporre un nome conosciuto e riconosciuto sul territorio; per questo Bongioanni ha proposto Mauro Bernardi, presidente dell’ente per il turismo, ex vicesindaco di Borgo San Dalmazzo ma soprattutto numero uno del Cuneo Calcio. Dallo sci nordico al pallone? L’opzione sarebbe vista di buon occhio anche dallo stesso Cirio che quando gioca in casa pare sempre ben disposto ad assecondare Bongioanni nonostante le tensioni di Palazzo Lascaris. Al punto che tra i detrattori c'è chi parla di un'intesa sotterranea tra l'opossum e il caimano.

Meno complesso è stato trovare la quadra su Mondovì, dove il governatore vive con certo imbarazzo la possibile candidatura del suo braccio destro in Regione Luca Robaldo contro il centrodestra. Robaldo, infatti, è apprezzatissimo coordinatore della segreteria di Cirio in piazza Castello ma politicamente organico a Enrico Costa, luogotenente di Carlo Calenda in Piemonte. Attualmente a Mondovì è assessore di un’amministrazione d’ispirazione civica allargata al centrosinistra e secondo i più potrebbe essere lui il vero erede del sindaco Paolo Adriano. Lega, Forza Italia e FdI, comunque, hanno già individuato il loro alfiere nel geometra Luciano Mondino. Definita anche la situazione a Savigliano dove, in un contesto ancora molto frammentato, il centrodestra dovrebbe puntare sul commercialista Gianluca Zampedri.

Tra le variabili di cui tenere conto c'è quella del tempo: quando si voterà? Il Parlamento si sta già dividendo tra chi spinge per il rinvio in autunno (leggi il Pd) e chi invece preme per votare in primavera (il centrodestra). Finti romane, però, assicurano che un compromesso sarebbe già stato trovato e la data sul tavolo del ministro Luciana Lamorgese sarebbe quella del 28 e 29 maggio, quando lo stato d'emergenza sarà ormai terminato.

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