GLORIE NOSTRANE

Variante Montecitorio di Bonomo

Non c'entra nulla il Covid. Si tratta dell'opera sulla statale 460 che collegherà Lombardore a Front su cui la giovane deputata canavesana del Pd gioca gran parte delle sue carte per mantenere lo scranno in Parlamento. A costo di inimicarsi la Coldiretti

C’è chi l’ha ribattezzata la “madrina” della nuova variante alla statale 460 che collegherà Lombardore a Front, anche se per il battesimo dell’opera bisognerà aspettare ancora, ma la deputata canavesana Francesca Bonomo è decisa a fare  di quest’arteria il suo cavallo di battaglia in vista delle elezioni politiche dell’anno prossimo: «Dopo oltre vent’anni, con le risorse che arriveranno dal Fondo di coesione e sviluppo grazie all’impegno del Governo e al lavoro di squadra tra gli amministratori locali e i diversi livelli istituzionali, si andrà a realizzare la bretella tra Lombardore e Front», afferma la parlamentare del Pd, originaria di Barbania. «Si tratta di un’opera più che mai necessaria per sollevare i Comuni dell’Alto Canavese dal passaggio dei mezzi pesanti dai centri abitati – prosegue Bonomo – e meglio servire il polo dello stampaggio a caldo, che da solo vale la metà della produzione italiana. Questo territorio può sicuramente tornare in corsa e trainare tutta la Provincia di Torino: è necessario però l’intervento delle istituzioni per garantire i servizi essenziali, come appunto la viabilità e le infrastrutture. C’è da assicurarsi che la Città Metropolitana e la Regione, con l’arrivo dei finanziamenti, riescano a passare nel più breve tempo possibile dal progetto definitivo a quello esecutivo».

E poco importa che la Coldiretti contesti il progetto chiedendo all’ex Provincia di rivederlo per evitare che lo scontro fra fautori e contrari della variante si faccia ancora più duro. Ma la Bonomo è decisa a sostenere fino in fondo la necessità dell’opera che cancellerebbe decine e decine di ettari di terreno coltivato: tassello essenziale della campagna elettorale per il 2023 che per lei è già cominciata. Non a caso pochi giorni fa ha inaugurato il nuovo circolo Pd di Rivara-Forno, mentre sta cercando sostenitori fra i dem presenti nei Comuni della zona. Impresa non facile perché sono in molti a contestare alla giovane onorevole i suoi eccesivi “occhi dolci” per Matteo Renzi prima e durante la sua uscita dal partito ora guidato da Enrico Letta.

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