Azzardo: Piemonte, avviata raccolta firme per cambiare legge

In Piemonte è stata avviata una raccolta firme per cambiare legge regionale sul gioco d'azzardo tornando alle regole di quella cambiata dall'attuale giunta. Quaranta associazioni, sindacati, ordini professionali tra le quali Acli, Gruppo Abele, Arci, Cgil, Libera, Medici e degli Odontoiatri, Assistenti Sociali hanno promosso la petizione per la "Proposta di legge regionale d'iniziativa popolare per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico lanciata. L'iniziativa è stata presentata oggi al Sermig, a Torino. "Dovremo raccogliere 8.000 firme in 6 mesi - ha spiegato Maria Josè Fava, di Libera - per arginare il ritorno ad una situazione drammatica di ludopatia dovuta alla cancellazione da parte della Giunta Cirio della legge regionale 9/2016 che stava portando alla diminuzione del 20% dei giocatori patologici". "Una legge che allora passò all'unanimità - ha aggiunto il consigliere regionale Pd Diego Sarno - che stava portando importanti frutti che stavano anche studiando molti paesi europei. Dal luglio al dicembre 2021, grazie alla giunta Cirio si sono riaccese 232 slot machine. Una politica che non consideri i dati è cieca". "Siamo qui perché questa è una battaglia giusta - ha aggiunto Giorgio Airaudo, segretario generale di Cgil Piemonte - e per contrastare la strumentalizzazione fatta sul tema dei posti di lavoro persi. Infatti nella proposta è inserito un articolo relativo alla garanzia dei posti di lavoro nel settore del gioco lecito". Tiziana Borsatti, consigliera dell'ordine dei Medici ha sottolineato "come la salute non sia solo assenza di malattia, ma una situazione di benessere fisico ed emotivo, e come la ludopatia si porti dietro la disperazione di migliaia di nuclei familiari che a causa di ciò finiscono nel tunnel della povertà e della violenza. Per altro - ha concluso - con gravi costi per la sanità pubblica è la sicurezza sociale".

Tra i punti principali della proposta di legge ci sono il ripristino della distanza minima dai luoghi sensibili, come ospedali, scuole e università, impianti sportivi, bancomat, luoghi di culto, in particolare 300 metri per i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e 500 metri per quelli con più di 5.000 abitanti; l'istituzione di una giornata Libero da slot; nuove sanzioni amministrative per chi consente ai minori l'accesso alle sale giochi; coinvolgimento del Terzo Settore negli interventi di prevenzione e reinserimento sociale e lavorativo delle persone affette da dipendenza. "L'abrogazione delle legge del 2016 è stata scellerata - ha aggiunto Pasquale Somma, del Gruppo Abele - con questa raccolta firme vogliamo ripartire da quella legge per andare avanti in questa battaglia che è una battaglia sociale per la salute e la salvaguardia delle persone, le più fragili e non solo. Chi si occupa di questi cittadini caduti nella dipendenza dal gioco racconta storie che contengono vero orrore, e anche morte. La politica non può girarsi dall'altra parte. Tanto più dopo il percorso virtuoso che era stato intrapreso". Il primo banchetto verrà allestito domani al Gruppo Abele. Domenica ci saranno banchetti anche in piazza Castello e in piazza San Carlo. E in altri luoghi del Piemonte. "Faremo in fretta a raggiungere le 8.000 firme necessarie - ha concluso Airaudo - abbiamo messo su una macchina organizzativa importante per quello che e' un tema molto importante". 

 

 

print_icon