FIANCO DESTR

"FdI ha oltrepassato i limiti, ora Cirio deve intervenire"

Il ricorso al Tar contro il voto dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale irrita la Lega e alza la tensione nella maggioranza. Molinari: "Passare dalla politica alla magistratura non è un bel segnale". E tira in ballo il governatore. L'effetto sulle elezioni comunali

“A questo punto il presidente della Regione dovrà chiedere un chiarimento”. Riccardo Molinari non gira attorno alla questione e di fronte al deposito del ricorso contro l’elezione dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale da parte di Fratelli d’Italia chiama in causa Alberto Cirio. Per il segretario regionale della Lega l’alleato meloniano ha oltrepassato il limite. “Finchè si sta nell’ambito della politica va bene, ma quando ci si rivolge ai tribunali tutto assume un aspetto diverso, tanto più se accade non tra avversari, ma addirittura in una coalizione. Credo proprio che questo sia un problema che il governatore debba affrontare”.

Se Cirio se l’era cavata liquidando, un po’ di giorni fa, l’atteggiamento di FdI e la “minaccia” del ricorso concretizzata ieri, come dialettica politica, adesso il governatore viene (ri)chiamato a un intervento deciso e risolutore dal principale azionista della maggioranza che lo sorregge. Una mossa quella dei Fratelli che, come spiega Molinari nel colloquio con lo Spiffero, “non solo non è giustificabile visto che hanno ottenuto quel che chiedevano con il rafforzamento delle deleghe all’assessore Maurizio Marrone, ma non di meno sconcerta proprio per il metodo: spostare dal terreno politico a quello giudiziario la questione. Stupito? Un po’ anche perché se è vero che in tutte le regioni il partito della Meloni da un qualche tempo ha assunto questo genere di atteggiamento, è altrettanto vero che a livello nazionale il clima tra noi e l’alleato ha visto smorzare un po’ i toni”.

Una decisione quella del capogruppo di FdI Paolo Bongioanni “ingiustificabile” agli occhi di Molinari, ancor più se si considera che il centrodestra ha chiuso con la riconferma dell’alleanza per prossime elezioni comunali in quasi tutte le principali città del Piemonte, restando ancora da definire la candidatura a sindaco a Cuneo e sciogliere la riserva di FdI ad Asti per la riproposizione di Maurizio Rasero. “I nostri elettori e i nostri militanti non capiscono, e hanno ragione, come sia possibile lavorare insieme in campagna elettorale e nello stesso tempo vedere uno dei partiti dell’alleanza che si rivolge ai giudici per una votazione. Votazione – sottolinea il segretario regionale della Lega – ritenuta regolare non solo da noi e da Forza Italia, ma anche dalle opposizioni che quel sistema di voto a distanza lo avevano richiesto alimentando l’immotivato sospetto che non volessimo usarlo per procrastinare il rinnovo dell’ufficio di presidenza di via Alfieri”. Ricordando come il suo partito e Forza Italia “si siano sempre dimostrati attenti al rispetto delle regole della coalizione e alle richieste di Fdi”, Molinari pone l’accento sul metodo: “andare per tribunali non è mai un bel segnale. Ecco perché Cirio dovrebbe occuparsi della questione”. Una questione che piomba, improvvisa e e imprevista, a un paio di mesi dal voto amministrativo e negli stessi giorni in cui la Lega prepara i suoi gazebo, per questo fine settimana e per il prossimo, con cui rafforzare ulteriormente la campagna di tesseramento.

Un appuntamento consueto che assume un’importanza ulteriore laddove si vota, come nella stessa Alessandria, città di Molinari dove la riconferma dell’attuale sindaco leghista Gianfranco Cuttica appare rafforzata da inserimenti di figure capaci di allargare il bacino di voti del centrodestra, mentre sul fronte opposto si mostrano le prime crepe nell’alleanza giallorossa proprio su un tema come quello del nuovo ospedale che richiama all’azione di governo regionale del centrodestra su una materia cruciale come è la sanità, proprio in capo alla Lega con l’assessore Luigi Icardi. C’è la programmazione post pandemia nella prospettiva del partito di Matteo Salvini, ma c’è anche l’economia e l’”apprezzamento” di Molinari per l’azione congiunta di Cirio con il sindaco di Torino Stefano Lo Russo sul fronte degli investimenti di Stellantis, “un’ottima mossa”. Pessima e “incomprensibile” nel giudizio di Molinari quella dei Fratelli.

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