Non chiedete a Garavaglia

Dicono che... il ministro del Turismo Massimo Garavaglia non avesse affatto (per dirla con Paolo Conte) gli occhi allegri da italiano in gita quando alcuni cronisti hanno “osato” porgli una domanda sugli attesi ristori per gli agenti di viaggio. Secca e immotivatamente dura la reazione del leghista reduce da un convegno politico-istituzionale ad Alessandria dove si voterà il prossimo 12 giugno e dove il ministro è arrivato per elogiare l’attività del Comune sul fronte del turismo, accolto in pompa magna dal sindaco ricandidato Gianfranco Cuttica, dal segretario regionale Riccardo Molinari e dall’assessora regionale al Turismo, mandrogna pure lei, Vittoria Poggio. Seccato per quella domanda (e innervosito per altre questioni interne, ah saperlo...) Garavaglia, tirando dritto, ha risposto che non era previsto alcun punto stampa, nel quale caso sarebbe stato accompagnato dal suo attaché. Parbleu! Chissà cosa sarebbe successo se gli fosse stato chiesto dei rapporti del suo capo, Matteo Salvini, con Vladimir Putin? Si rispolveri l’antica ampolla del dio Po. Per un bell’infuso di valeriana.   

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