Nel Canavese scendono dal Carroccio

Dicono che… il motto della Lega in Canavese dev’essere “meno siamo meglio stiamo”. Non si può spiegare altrimenti l’altezzosa indifferenza con la quale il vertice del partito locale assiste ormai da settimane alla fuga di amministratori e dirigenti, un vero e proprio stillicidio. Dopo la fuoriuscita dal gruppo consiliare di Ivrea del giovane Enrico Marchiori e il passaggio in Forza Italia del consigliere regionale Mauro Fava, la Voce ha dato notizia del “passo indietro” di Fabio Cordera, agricoltore della frazione Crotte, che del Carroccio eporediese è stato fino a poco tempo fa segretario, consigliere a Strambino con incarichi in Anci ed è inoltre marito della consigliera comunale Mara Bagnod. “Questo è il capolavoro della coppia infernale, basta essere normodotati per trovarsi a disagio”, attacca uno storico militante della zona riferendosi al deputato Alessandro Giglio Vigna e al consigliere regionale Andrea Cane, i due pretoriani del leader piemontese Riccardo Molinari cui “ha appaltato il partito canavesano”.

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