FINANZA & POTERI

Niente giardinetti per Bazoli

Il grande vecchio della finanza bianca, 90 primavere sul groppone, resta presidente emerito di Intesa Sanpaolo. Lo annuncia l'istituto alla presentazione delle Gallerie d'Italia, ultimo suo progetto prima di cedere le leve della banca

Giovanni Bazoli resta sull’Olimpo. Il banchiere bresciano, classe 1932, tra i protagonisti (con il torinese Enrico Salza) della “fusione” tra Sanpaolo Imi e Banca Intesa, “continuerà a svolgere le funzioni di presidente emerito su invito del consiglio di amministrazione della banca”. È lo stesso istituto di credito ad annunciarlo durante la presentazione dell’apertura, la prossima settimana, di due nuovi musei a Torino e Napoli, con cui “si completa la realizzazione del sistema museale delle Gallerie d’Italia” di Intesa Sanpaolo, uno dei primi cinque al mondo in campo bancario. Bazoli, quindi, una vita in prima linea nella finanza bianca – tra profumi d’incenso e fruscii di sottane curiali – “continuerà a poter essere consultato dal presidente e dal consigliere delegato sui temi della governance, strategici e istituzionali riguardanti la banca” e proseguirà, in collaborazione con il presidente Gian Maria Gros-Pietro, “a progettare e realizzare il Progetto Cultura, il piano che definisce la missione, la vision e i programmi del gruppo nel settore culturale e dei beni storico-artistici”.

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