Siccità: Osservatorio Po, agricoltura già in sofferenza

La neve sulle Alpi è totalmente esaurita in Piemonte e Lombardia. I laghi, a partire dal Lago Maggiore, sono ai minimi storici del periodo (eccetto il Garda). La temperatura è più alta fino a due gradi sopra la media, la produzione di energia elettrica è in stallo. Le colture, nonostante l'avvio tardivo di 15 giorni della pratica dell'irrigazione (esempio in Lombardia), sono tutt'ora in sofferenza. Critico - sottolinea l'Osservatorio sul Po riunito oggi - è il quadro di insieme degli indicatori idro-meteo-climatici che caratterizzano il bacino del fiume e che di conseguenza influiscono sul fabbisogno idrico per gli usi civili, irrigui e ambientali che in questi mesi, soprattutto in vista dell'estate, è già di per sé più alto che in altri periodi dell'anno. Si accentua anche la risalita del cuneo salino a oltre 10 chilometri dalla costa adriatica e con un utilizzo all'80% a 15 chilometri dal mare, con un impatto non indifferente su habitat e biodiversità. In quelle aree del Rodigino e del Ferrarese l'irrigazione è tutt'ora sospesa o regolata in modo minuzioso nel corso della giornata. Stabiliti durante la seduta tre principi fondamentali per la gestione di questa "crisi idrica straordinaria": il comparto idroelettrico ha dato la propria disponibilità, indipendentemente dalle concessioni legislative, a sostenere il settore primario dell'agricoltura in caso di manifesta necessità produttiva; i Grandi laghi confermano la possibilità di scendere sotto i livelli minimi di invaso per contribuire ad alimentare con continuità e per quanto possibile i corsi d'acqua di valle sia per finalità irrigue che per il mantenimento dell'habitat e della biodiversità; ogni quantitativo percentuale così come ogni decisione territoriale con potenziali effetti sulla risorsa sarà condivisa tra tutti i partner e utilizzatori. Nuova seduta dell'Osservatorio prevista per martedì 21 giugno.

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