NOMINE & TRASPORTI

Sitaf, "Anas spieghi la nomina di Rizzo"

Che ci fa un avvocato di Marina di Carrara nella società che gestisce la Torino-Bardonecchia? Il Ministero non risponde alla domanda del deputato dem Gariglio che attacca: "Una condotta grave. Non finisce qui" - VIDEO

Prosegue la polemica sulla nomina nel consiglio di amministrazione della Sitaf dell’avvocato toscano Francesco Rizzo da parte dell’Anas. Rizzo è l’ex socio di Tommaso Verdini e legale della sorella Francesca, compagna di Matteo Salvini e figlia di colui che è stato per anni l’architetto delle retrovie berlusconiane. Nato in Brasile e residente a Marina di Carrara, Rizzo viene descritto come un giovane ambizioso e rampante, cresciuto alla corte dell’ex sottosegretario alla Giustizia del governo Renzi, Cosimo Ferri, di cui è stato tra i più stretti collaboratori al ministero di via Arenula. Ora, la domanda è: che ci fa nel cda di Sitaf, la società che gestisce il Traforo del Frejus e l’autostrada Torino-Bardonecchia? Ha provato a chiederlo il capogruppo Pd in Commissione Trasporti a Montecitorio Davide Gariglio: “La nomina di Rizzo è incomprensibile ed è inaccettabile. La risposta delle Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile alla interrogazione presentata su questa vicenda è offensiva e fuorviante,  perché non chiarisce le modalità di tale indicazione” afferma il deputato dem che avrebbe resistito a qualche pressione di troppo per desistere dal presentare l’interrogazione. E se il Ministero non risponde, lui assicura: “Non finisce qui”.

A quanto pare Lega e Italia viva hanno disconosciuto la paternità di questa nomina dunque il mistero resta dal momento che Rizzo è un professionista che di certo non è un esperto del settore e neanche un uomo del territorio. “Un indipendente” come ha spiegato Anas nella risposta, letta dal sottosegretario Giancarlo Cancelleri, che non fornisce nessun elemento su come e perché sia stato scelto quel profilo. “Sitaf è una società strategica per il nostro territorio – conclude Gariglio – e nonostante questo il socio pubblico di minoranza Anas, controllato dallo Stato, ha indicato incomprensibilmente un candidato indipendente senza alcuna esperienza pregressa nel settore. Il gruppo Fs, tramite il Ministero, non ha risposto alla domanda: chi e in base a quali criteri, in Anas, ha scelto di nominare l’avvocato Rizzo? Si tratta di una condotta grave da parte di un gruppo sotto controllo pubblico le cui scelte dovrebbero essere improntate a piena trasparenza”.

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