Governo: O. Napoli, Conte vuole umiliare Draghi

"A Giuseppe Conte, se non è chiaro dopo il dibattito al Senato, dei problemi e delle attese di famiglie e imprese non importa un fico secco. Chi si prendesse la briga di sfogliare il decreto Aiuti vi scoprirebbe una miniera di sostegni e agevolazioni per i lavoratori, per i redditi bassi, per le persone in difficoltà, per le famiglie incapienti, e allora capirebbe la follia delle decisioni del M5s. Ma come sempre accade, dietro una decisione all'apparenza folle si nasconde sempre un lume di razionalità. E l'unica razionalità è che Giuseppe Conte da mesi, anzi, dal giorno della sua uscita da palazzo Chigi, ha coltivato quel sentimento di vendetta che paralizza ogni facoltà. Il suo risentimento contro "l'usurpatore" Mario Draghi, il livore con cui ogni volta marcava le distanze da questo o quel provvedimento del governo sono la conferma della sua piccolezza etica e politica. Conte spera adesso nelle elezioni, ben consapevole che potrà eleggere 50 forse 60 parlamentari, tutti a lui fedeli. Questa è la lungimiranza dell'uomo". Lo afferma Osvaldo Napoli, deputato di Azione. "L'Italia e gli italiani sono sempre stati, per Conte e, prima di lui, per Grillo, niente più che merce, pedine insignificanti da muovere e caricare di odio e di livore per raggiungere un obiettivo politico personale. Quando da qui a qualche settimana il M5s potrà misurare le conseguenze di questa scelta, allora capirà la sciagura di essersi affidato all'avvocato del popolo rimasto senza popolo", conclude Napoli.

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