VERSO IL VOTO

Salvini va ai cancelli di Mirafiori

Il leader della Lega sceglie il luogo (un tempo) simbolo della sinistra per concludere il 20 settembre la campagna elettorale. Dal comizio di Berlinguer al "tradimento" della classe operaia. L'annuncio a Casale durante la visita a un'azienda presieduta da Palenzona

Come cambiano i tempi, anzi come sono cambiati ormai da un bel po’. I cancelli di Mirafiori sono stati per decenni luogo simbolo della sinistra e le fotografie di Enrico Berlinguer in quel 26 settembre del 1980 con gli operai della Fiat durante i 35 giorni di lotta in un autunno caldo che avrebbe visto il suo epilogo con 24mila in cassa integrazione e la storica Marcia dei Quarantamila raccontano in bianco e nero un mondo lontano.

Le tute blu che, ormai da tempo, blu non sono più hanno volto il loro sguardo, tra speranze e illusioni, altrove e in questo passaggio anche un partito come quello allora di Umberto Bossi aveva preso a intercettare parte dello sgretolato mondo operaio non più monolite della sinistra. Poi sarebbero arrivati i Cinquestelle, meteora passata anche nelle fabbriche. Adesso, in quella strana coincidenza temporale che lega la data dell’esito elettorale alla lontana presenza dell’allora segretario del Pci a Torino, proprio davanti a quegli stessi cancelli decide di concludere la sua campagna elettorale Matteo Salvini.

“Accanto al sostegno delle eccellenze industriali, per la Lega c’è anche quello alle aziende in crisi. In chiusura della campagna elettorale saremo a Mirafiori", ha annunciato Salvini questa mattina a Casale Monferrato nel corso in visita all'azienda BCube, azienda che gestisce flussi internazionali legati alla logistica e che di recente annovera come presidente della divisione Cargo una figura come quella di Fabrizio Palenzona.

E così, mentre il segretario del Pd Enrico Letta va in quella che per molti anni è stata la tana del lupo leghista cercando di conquistare gli imprenditori del Veneto, parecchio delusi dalla china populista presa dal leader leghista, quest’ultimo sceglie per gli ultimi giorni della campagna elettorale – il suo arrivo a Torino è previsto per il 20 settembre – quello che storicamente è stato un simbolo della sinistra, ma che gli esiti elettorali più recenti hanno evidenziato come non sia soltanto il colore della tute ad essere cambiato e a mostrarsi pronto a ulteriori cambiamenti.

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