LA SACRA RUOTA

Stellantis arranca, Mirafiori cresce

Per il quinto anno consecutivo si registra una contrazione dei volumi prodotti in Italia. A mantenere in vita il sito torinese è la 500 elettrica (370 vetture al giorno), mentre tra 2023 e 2024 sarà l'ora dei nuovi modelli Maserati. I dati della Fim-Cisl

In un quadro di complessiva riduzione dei volumi, la produzione di auto a Mirafiori continua ad aumentare grazie alla 500 elettrica. Nel terzo trimestre dell’anno, Stellantis in Italia ha fatto registrare una contrazione del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e il 18,3% in meno del 2019, cioè dell’ultimo anno pre Covid. Prima la pandemia poi la crisi dei semiconduttori, fatto sta che il settore resta sotto pressione. E così il 2022 si prefigura come il quinto anno consecutivo di flessione e dovrebbe chiudere sotto le 650mila unità (-37% rispetto al 2017) tra auto e veicoli commerciali, con una produzione di auto appena sopra le 410mila (-40% rispetto al 2017). Sono i dati della Fim Cisl, illustrati dal segretario nazionale, responsabile del settore automotive, Ferdinando Uliano. La perdita maggiore di volumi rispetto al 2021 si riscontra a Melfi (-3,2%) e alla Sevel (-27,5%), stabilimenti che hanno sempre più contribuito alla crescita complessiva dei volumi e che ora arrancano. Per i dipendenti del gruppo la perdita nel terzo trimestre è di 53 giornate lavorative, mentre l’entrata in produzione della Maserati Grecale e dell’Alfa Romeo Tonale danno spinta alla produzione di Cassino e Pomigliano D’Arco. Prosegue l’andamento positivo dello stabilimento di Modena con la Maserati MC20.

Per quanto riguarda Mirafiori, in particolare, nei primi nove mesi dell’anno sono state prodotte 70.340 vetture rispetto alle 54.290 del 2021 (+29,6%). Come detto il peso maggiore della crescita continua a essere determinato dalla produzione della 500 bev che, partita a ottobre 2020, l’anno successivo si è attestata su 53.819 unità. Dal 10 gennaio si è passati da uno a due turni, raddoppiando la produzione, che mediamente oggi si attesta su circa 370 vetture al giorno, con una crescita rispetto ai primi nove mesi del 2021 del 45% (da 38.830 a 55.340). L’attuale andamento fa prefigurare un 2022 con oltre 70mila Fiat 500 elettriche prodotte. Naturalmente semiconduttori permettendo, che a tutt’oggi hanno pressoché risparmiato lo stabilimento di torinese, con la perdita di soli 28 turni (14 giorni) sulla linea della 500e. L’80% dei volumi dello stabilimento torinese sono rappresentati da 500 bev, il restante 20%, poco meno di 15 mila vetture, è rappresentato dalle produzioni Maserati Levante, Ghibli e Quattroporte che dal 17 gennaio 2022 sono tutte prodotte sulla “Linea Maserati” di Mirafiori, che marcia solo su un turno.

La della produzione delle Maserati a Mirafiori non è partita immediatamente a inizio anno, ma nonostante questo nei primi nove mesi 2022, con le 15mila unità realizzate si è di fatto raggiunta la produzione dello scorso anno. “Sull’ultimo trimestre abbiamo delle preoccupazioni, a causa di una flessione sulla linea della Maserati con la richiesta di 4 giornate di cassa integrazione tra ottobre e novembre” affermano dalla Fim Cisl dove si attende un consolidamento della produzione Maserati anche attraverso lafutura piattaforma elettrica folgore. Nel frattempo, sulla linea di Maserati stanno facendo la loro comparsa, in fase di testing, le nuove Gran Turismo e Gran Cabrio, dove è prevista la partenza produttiva verso la fine del secondo semestre. Dovrà essere rafforzato il personale attualmente impiegato per gestire la salita produttiva dei due nuovi modelli. La versione full-elettric è già prevista per il 2023, a cui si aggiungerà dal 2024 la sostituzione dei modelli berlina E/E+ (attuale segmento di Ghibli e Quattroporte) e Levante. Sul mondo Maserati, ci sono molte aspettative sia da parte sindacale che aziendale, il piano “dare Foward 2030” si pone l’obiettivo di incrementare di tre volte il peso delle nuove auto dei segmenti dei veicoli premium e di lusso, con un aumento dei ricavi di quattro volte e della redditività di cinque volte. Le nostre aspettative di Torino sono innanzitutto di ritornare ai livelli 2017 dove i volumi Maserati erano esattamente il doppio di quelli raggiunti nel 2021.

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