ALTA TENSIONE

"Salvini boia", il bentornato dei No Tav

Dalla Val di Susa il saluto degli antagonisti al leader della Lega, con tanto di stella rossa. La replica del neo ministro: "Le minacce e i professionisti del No a tutto non ci fermeranno. Sbloccare i cantieri significa dare lavoro". Preioni: "Si mettano il cuore in pace"

Neanche il tempo di prendere posto sulla sua nuova poltrona da ministro delle Infrastrutture che i No Tav già gli danno il benvenuto. Matteo Salvini torna così nel mirino dei militanti contro la Torino-Lione: “Salvini boia, ora e sempre resistenza: avanti No Tav” è la scritta comparsa questa mattina su un muro lungo la strada statale che collega Villar Dora e Novaretto in località Torre del Colle. La paternità è attribuita a “Cambiare rotta”, un’organizzazione giovanile comunista che sul proprio sito web pubblica un comunicato dal titolo eloquente – “Le ruspe di Salvini arrivano al ministero delle Infrastrutture: ai nostri posti ci troverete, avanti No Tav!” – più la solita congerie di affermazioni farneticanti (un governo di “nostalgici del fascismo, razzisti, xenofobi, anti-abortisti e guerrafondai della peggior specie”).

Salvini, per tutta risposta, pubblica sui social la foto e replica: “Le minacce e i professionisti del No a tutto non ci fermeranno. Sbloccare i cantieri significa dare lavoro a operai, artigiani e imprenditori, significa rendere l’Italia più moderna e sicura, significa lavorare di più e inquinare di meno. Avanti”. E così sembra riproporsi lo scontro avvenuto già durante il primo governo di Giuseppe Conte quando la Lega spingeva per l’opera e il Movimento 5 stelle – con il ministro Danilo Toninelli suo predessore al Mit – cercava (inutilmente) di bloccarla. Già quando sedeva al Viminale, Salvini si era più volte recato al cantiere della Tav di Chiomonte per visitare il tunnel, biasimare le violenze dei No Tav e offrire piena solidarietà alle forze dell’ordine impegnate a presidiare l’area.  

“I No Tav, primi nemici della Val Susa, si possono mettere definitivamente il cuore in pace – dice il capogruppo della Lega a Palazzo Lascaris, Alberto Preioni –. Con Salvini ministro delle Infrastrutture la Torino-Lione verrà completata. Condanniamo fermamente le minacce rivolte al nostro segretario al quale va la nostra più sincera vicinanza, nella certezza che non arretrerà di un millimetro”.

print_icon