TRAVAGLI DEMOCRATICI

Congresso Pd, primarie il 12 marzo

In direzione Letta delinea l'iter che porterà alla conta nel prossimo anno. Inascoltate le richieste di fare presto. In campo Bonaccini e Nardella. L'europarlamentare Benifei si emancipa dai vecchi capi della sinistra ministeriale: con lui Rossi, Cioria e Boccuzzi

Con la direzione nazionale di oggi, nel giorno in cui ricorrono i cento anni della Marcia su Roma, parte ufficialmente ll cammino congressuale “costituente” del Pd che porterà il partito ad avere un nuovo segretario il 12 marzo del prossimo anno, giorno stabilito per le primarie. Enrico Letta ha resistito alle richieste, anche molto insistenti, di chi chiedeva di stringere i tempi evitando procedure bizantine vista la necessità di organizzare un’opposizione al governo appena nato e riprendere il dialogo con le altre forze di minoranza in vista dei prossimi appuntamenti elettorali (a partire dalle regionali in Lombardia e nel Lazio). Tra coloro che hanno tentato invano di imporre un’accelerazione ci sono stati tanti dei sostenitori del presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini (soprattutto gli ex renziani di Base Riformista), a oggi il più forte in campo. L’alternativa potrebbe essere il sindaco di Firenze Dario Nardella, attorno al quale si starebbero coagulando, pur senza troppa convinzione, Enrico Letta e Dario Franceschini.

La fase costituente si aprirà il 7 novembre con un Appello alla partecipazione e andrà avanti fino al 22 gennaio: in questi due mesi abbondanti il confronto avverrà per tesi, una discussione che partirà dalla base e sarà l’humus ideale che sottenderà la successiva conta (almeno così è nelle intenzioni di chi propone questo percorso). Il frutto di questo lavoro sarà un nuovo manifesto dei valori e dei principi. Subito dopo inizierà la corsa vera e propria: il 28 gennaio è l’ultima data per la presentazione delle candidature. Fino al 26 febbraio ci saranno i dibattiti nelle sezioni e saranno chiamati a iscriversi gli iscritti, il 12 marzo gazebo aperti per indicare il nuovo segretario di un partito che sta affrontando la più profonda crisi di senso e consenso della sua storia.

Ed è in questo scenario che iniziano le manovre di posizionamento. Il primo è l’europarlamentare Brando Benifei che lancia a Roma la sua piattaforma “Coraggio Pd”: non una mozione congressuale e neanche una corrente. Semplicemente un avviso ai naviganti per dire che in questo congresso c’è anche una new left fatta essenzialmente di giovani amministratori che evidentemente non si identifica più in un gruppo dirigente ormai logoro che negli ultimi dieci anni si è identificato nel ministro a tutto Andrea Orlando. Sono già oltre 500 le adesioni alla piattaforma di Benifei, tra i quali spiccano anche il consigliere regionale del Piemonte Domenico Rossi, un tempo civatiano, la vicepresidente del Consiglio comunale di Torino Ludovica Cioria, l'ex assessore di Palazzo Civico Enzo Lavolta e l’ex deputato e operaio Thyssen Antonio Boccuzzi.

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