DIRITTI & ROVESCI

Caro mensa all'Università, occupazione lampo dell'assessorato

Dopo la protesta di dieci giorni fa in piazza Castello, blitz di un drappello di studenti negli uffici di Chiorino. Il tempo di affiggere qualche cartello poi arriva la Digos e li rimanda a casa: intervallo finito

Non soddisfatti della magra figura rimediata dieci giorni fa, quando in quattro gatti gli studenti manifestarono in piazza Castello contro il caro mensa all’Università di Torino (il piatto tris per le fasce Isee più basse è passato da 1,80 a 2,15 euro), questa mattina in una decina hanno occupato gli uffici dell’assessore regionale al Diritto allo studio Elena Chiorino, in via Magenta 12.

“Bollette, affitti e rincari mense Chiorino vergogna. Benvenuta nel mondo reale” recita lo striscione che hanno appeso nel corridoio. “Da settimane come studenti e studentesse dei poli universitari di Torino ci stiamo mobilitando per fermare l’aumento dei prezzi delle mense Edisu (Ente regionale per il diritto allo studio) – spiegano i manifestanti –. Nel mese di novembre entreranno in vigore aumenti del costo dei pasti fino al 45%, che potranno incidere per 50 euro al mese sulle spese di chi mangia in mensa”. Come un aumento di 35 centesimi al giorno possa incidere fino a 50 euro al mese resta un mistero a meno che la stima non sia effettuata sulle fasce di reddito più alte che tuttavia dovrebbero riuscire ad ammortizzare tale “salasso”.

“Due venerdì fa eravamo in presidio sotto la Regione Piemonte, alla richiesta di un dialogo, l’assessora Chiorino di Fratelli d’Italia ci ha consegnato una lettera vergognosa in cui definisce gli studenti dirittisti che dovrebbero vivere nel mondo reale e andare a lavorare”, aggiungono. “All’assessora vogliamo rispondere che conosciamo bene il mondo reale e tutte le sue contraddizioni, proprio per questo noi a lavoro dobbiamo andarci per poter campare”. L'intervallo è durato poco, è stata la Digos a far suonare la campanella identificando e allontanando gli studenti. Ponendo fine anche alle loro farneticazioni.