ARTE & POLITICA

Arte, Broccio lascia la Crt

Da 14 anni segretario del comitato della Fondazione di via XX Settembre che acquista le opere, il commercialista torinese rassegna le dimissioni dopo la nomina alla guida della Torino Musei. Nonostante le resistenze, ha dovuto optare visto il conflitto d'interessi tra i due ruoli

Massimo Broccio si è dimesso da segretario del consiglio di amministrazione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea, l'organismo con cui la Fondazione Crt gestisce le sue attività nel campo dell'arte, appunto. “La decisione – si legge in una nota di via XX Settembre – è motivata dagli impegni legati alla sua recente nomina a presidente della Fondazione Torino Musei”. A quanto pare però il suo studio professionale (Cavalitto-Broccio) continuerà ad assicurare per un anno il supporto per la contabilità e il bilancio.

Broccio, commercialista torinese di 52 anni, da 14 era il braccio operativo della Fondazione per l’Arte e fu proprio lo Spiffero a sottolineare come nel nuovo incarico, affidatogli lo scorso ottobre dal sindaco Stefano Lo Russo, potesse avere un conflitto d'interessi con quello finora ricoperto. Come noto, infatti, la Fondazione per l’arte acquista le opere che poi vengono esposte alla Gam o al Castello di Rivoli, gestiti da Torino Musei. Ed è la stessa Fondazione per l’arte che sostiene anche la fiera di Artissima, curata da Artissima srl il cui socio unico è Torino Musei. Insomma, Broccio con una mano avrebbe comprato le opere e con l’altra le avrebbe donate (a se stesso): una situazione che avrebbe fatto storcere più di un naso in via XX Settembre finché lui non ha deciso di desistere.

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