GRANDI OPERE

Terzo Valico, primo treno nel 2025

Abbattuto oggi il diaframma tra i cantieri di Polcevera e Carasco. Presente il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Salvini. Si arriva così allo scavo dell'82% delle gallerie previste dal progetto. Mauceri: "Abbiamo incontrato difficoltà, ma rispetteremo i tempi"

Una volta terminato sarà il percorso ferroviario sotterraneo più lungo d’Italia: 37 km di gallerie su 53 km di percorso su rotaia. La tappa di oggi è l’abbattimento del diaframma nella galleria di valico tra i cantieri di Polcevera e di Cravasco alla presenza del ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini. Si arriva così allo scavo dell’82% delle gallerie previste dal progetto. Il Terzo Valico, opera finanziata con 7,8 miliardi di euro in parte provenienti dal Pnrr e in parte dal gruppo Ferrovie dello stato attraverso Rfi, è un tassello importante per i collegamenti tra l’Italia e il nord Europa e un’opera che promette di portare enormi benefici soprattutto alla Liguria e a Genova, che patisce da anni una grave carenza di infrastrutture ed è finora stata tagliata fuori dalle linee dell’alta velocità. Il Terzo Valico dei Giovi sarà integrato con il nodo ferroviario di Genova e con il porto, con evidenti ricadute positive sullo spostamento delle merci. Le promesse sono la riduzione dei tempi (un terzo in meno dovrebbe alla fine essere il tempo di percorrenza tra Genova e Milano) i treni dovrebbero andare a 200 km orari, e una riduzione dei costi per il trasporto delle merci rispetto alle navi e alla gomma, con conseguente riduzione delle emissioni.

“Oggi si abbatte il diaframma tra il lotto di Castagnola e Cravasco, una tappa importante per il completamento dell’opera. Avremo circa 30 km di galleria continua che ci consentirà di traguardare i successivi passi con maggior fiducia verso la conclusione dell’opera". Con queste parole il commissario straordinario Calogero Mauceri ha salutato l’abbattimento del diaframma binario dispari. Il tunnel di Valico, lungo 27 km, è la galleria più importante dell’opera. Per quanto riguarda il passaggio del primo treno nel 2025, Mauceri ha confermato che “le nostre stime sono concentrate su queste date. Abbiamo incontrato difficoltà, ma siamo concentrati nel rispettare questi termini”. Il commissario ha aggiunto che “c’è anche il nodo ferroviario, non è solo opera di Alta Velocità, per i quali siamo certi di completare gli interventi a dicembre 2024”. E sul capitolo degli extra costi, “sono stati già contemplati. Il governo ha già stanziato delle somme ulteriori, inserite nel costo complessivo dell’opera, che oggi ammonta 7 mld e 8, scontando oltre 300 mln di extracosti”. Per quanto riguarda l’avanzamento dei lavori, a fine novembre lo scavo in galleria ha superato l’82%, a fronte di 88 km di opere in sotterraneo.

Con il Terzo Valico Genova-Milano potranno partire il 43% in più di treni passeggeri, il 49% in più di treni merci al giorno verso Piemonte, Lombardia e Veneto e da lì verso il centro dell’Europa al cui interno viene movimentato il 50% delle merci nazionali, e prodotto il 45% del Pil del Paese. Per il tessuto produttivo italiano si apriranno nuove possibilità di sviluppo, verso l’Europa e oltre: il Terzo Valico dei Giovi sarà una tratta strategica della linea “Reno-Alpi”, rete ferroviaria europea ad Alta Velocità che collegherà il Mediterraneo al Mare del Nord. I numeri della grande opera sono questi: 53 km di tracciato ferroviario, 12 km di interconnessioni più altri collegamenti secondari, 90 km di gallerie complessive, 27 km il tunnel ferroviario più lungo d’Italia, la Galleria di Valico e 15 milioni di metri cubi di materiale di scavo. Inoltre, vengono utilizzati 3,5 milioni di metri cubi di calcestruzzo, 160 mila tonnellate di acciaio per l’armatura del cemento armato 136 mila tonnellate di metallo per le centine del rivestimento delle gallerie.

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