SANITÀ

Emergenza Pronto Soccorso: "Tavolo ad hoc al ministero"

Primo incontro a Roma da Schillaci. Sollecitata una rapida riforma del DM 70 che regola (e oggi blocca) i posti letto. De Iaco (Simeu): "Rivedere il rapporto con la medicina territoriale". E le terapie subintensive sono ancora poche, anche in Piemonte

Una rapida ridefinizione del rapporto tra ospedale e territorio, la forte difficoltà nell’attuazione dei provvedimenti previsti dal Pnrr per la medicina territoriale, ma anche la non più procrastinabile riforma del decreto 70 che regola, tra l’altro, i posti letto nelle strutture ospedaliere e oggi non ne consente l’aumento. Sono questi i principali temi che i vertici delle società scientifiche dei clinici ospedalieri e universitari sono pronti a mettere sul tavolo appena costituito con il viatico del ministro della Salute Orazio Schillaci.

"Siamo soddisfatti del risultato raggiunto e ringraziamo il ministro per l'attenzione che ci ha riservato”. Forse c’è un eccesso di entusiasmo nelle parole di Francesco Cognetti, l’oncologo che presiede il Forum delle società scientifiche, di certo non c’è negli allarmi che dallo stesso arrivano e che vedono lo stesso ministro convenire sulla denunciata “crisi del servizio sanitario nazionale e l’urgenza di interventi”. Interventi che presumibilmente toccheranno anche quella parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza che riguardano la sanità e, in particolare, una serie di strutture da realizzare sul territorio. Ma c’è una questione, se possibile, ancora più urgente da affrontare e incominciare a risolvere: quella che si potrebbe definire l’emergenza dell’emergenza, ovvero la situazione in cui versano i Pronto Soccorso e che va peggiorando giorno dopo giorno.

A rappresentare nel Forum questo fronte avanzato della medicina, anello oggi debole tra sanità ospedaliera e territoriale, è il piemontese, sia pure genovese di nascita, Fabio De Iaco, presidente della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza (Simeu). “Premesso che il punto sostanziale dell’azione del Forum è e resta la riforma del decreto ministeriale 70, ovvero la norma che regola l’organizzazione degli ospedali e che da tempo richiede una riforma con l’aumento dei posti letto, la questione dei Pronto Soccorso è talmente grave che ritengo e auspico – spiega De Iaco allo Spiffero – venga trattato su un tavolo ad hoc rispetto a quello generale che coinvolge tutte le altre specialità”. 

Una richiesta in tale senso al ministro, il presidente di Simeu l’ha già avanzata e si attende a breve che il tavolo venga istituito. Tra le numerose questioni, la carenza di personale, il rapporto con la medicina territoriale e il tema delle terapie semintensive che “ad oggi per l’emergenza-urgenza sono ancora poche, pur essendo un punto cruciale per gli ospedali”. Tant’è che in Piemonte non sono poche le strutture in cui mancano e altre dove risultano previste anche se solo sulla carta, o non funzionano per carenza di personale.

Tra le possibili soluzioni della crisi, sempre più drammatica dei Pronto Soccorso, De Iaco ricorda anche una di quelle che coinvolgono la medicina del territorio. “Prevedere che le strutture territoriali, come le case della salute, possano gestire un certo tipo di pazienti, come i cronici con acutizzazione, allevierebbe il carico dei Pronto Soccorso. Se arriva in ospedale un novantenne che ha bisogno di una flebo di antibiotico ogni giorno, attualmente non posso dirottarlo sul territorio perché le strutture non sono adeguate, ma questa situazione va cambiata e corretta”. 

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