ECONOMIA DOMESTICA

Auto, vino e abbigliamento, piace il Made in Piemonte

Cresce del 18% il valore delle esportazioni piemontesi e la regione si conferma al quarto posto in Italia dietro solo a Lombardia, Veneto ed Emilia. Volano mezzi di trasporto e tessile. E con la Russia sempre più isolata si scoprono nuovi mercati

Più forte della crisi. Continua a crescere il valore delle esportazioni piemontesi che, nei primi nove mesi dell’anno, è stato di 49,9 miliardi di euro, segnando una crescita del 18,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in cui già si era registrata la ripresa delle esportazioni dopo le restrizioni Covid. Il Piemonte, tuttavia, fa segnare una performance al di sotto della media nazionale (+21,2%) che è frutto del boom delle Isole (+69,2), della tenuta del Centro (+23,9%) e del Nord-Ovest (+20,2%) e di una crescita meno sostenuta nel Nord-Est (+17,7%) e nel Sud (+15,3%). Gli incrementi più marcati sono per Marche (+89,4%), Sardegna (+73,9%) e Sicilia (+66,7%).

Tra le principali regioni esportatrici il Piemonte è stata quella che ha realizzato il risultato migliore, dopo la Lombardia (+20,5%). Il Veneto e l’Emilia-Romagna hanno mostrato una crescita rispettivamente pari al 17,5% e al 16,9 percento. La Toscana ha vissuto un’espansione più ridotta (+10,8%). Così il Piemonte si è confermata la quarta regione esportatrice, con una quota del 9,3% sul totale nazionale, peso in diminuzione rispetto al 9,6% del 2021, ma identico al valore dei primi nove mesi del 2020. La distanza dalla Toscana, quinta con una quota del 8,5% dell’export nazionale, è in aumento.

Sono in aumento le vendite di tutti i settori, a eccezione di gomma e plastica (-1,1%). Il risultato migliore appartiene ai mezzi di trasporto che, grazie a un forte incremento della vendita all’estero di autoveicoli, componenti autoveicolari e prodotti aerospaziali, ha vissuto un’espansione sul corrispondente periodo 2021 del 31%. Un’intensità analoga ha assunto l’aumento delle esportazioni del comparto della chimica (+29,1%). Sempre a doppia a cifra, con un ritmo superiore alla media regionale, troviamo la crescita di tessile e abbigliamento (+27%) e dei metalli (+19,2%). Seguono l’alimentare (+14,5%) e il meccanico (+10%).

Per quanto riguarda i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 55,8% dell’export regionale. Si è parallelamente stabilizzato il peso esercitato sul totale delle esportazioni regionali dai Paesi extra Ue-27 (44,2%), che include i dati del Regno Unito. La Francia si conferma il primo partner per il Piemonte, con una quota pari al 13,8% dell’export piemontese, e segna, nel periodo in esame, un incremento degli acquisti dal Piemonte del 15,1%. Aumenta a un ritmo più elevato l’export sul mercato tedesco (+16,9%), che assorbe circa il 13,7% delle vendite oltre confine. Decisamente positive anche le variazioni registrate verso Spagna (+15,4%), Polonia (+9,8%), Belgio (+24,2%) e Paesi Bassi (+31,5%). Anche se con un peso di poco superiore a un punto percentuale merita di essere evidenziata la prosecuzione del forte incremento delle esportazioni verso la Romania (+26%).

Agli ottimi risultati evidenziati sul mercato statunitense (+13,4%) e su quello britannico (+13,4%) si associa il forte incremento segnato dalle vendite sul mercato svizzero (+22,4%) e su quello turco (+38,2%). Le esportazioni verso la Cina sono cresciute dell’11,5%. Va infine sottolineato come la Russia (con una quota sul totale dell’export regionale che passa dall’1,3% del 2019 allo 0,9% attuale) esca dalla graduatoria dei primi dieci Paesi Extra Ue di destinazione delle merci piemontesi e venga sostituita dal Kuwait, grazie al forte incremento delle vendite in questo paese di mezzi di trasporto.

A livello territoriale si rilevano performance positive per tutte le realtà provinciali. Biella segna lo sviluppo più elevato (+30,1%), pur mantenendo una quota ridotta delle esportazioni regionali (3,5%). Seguono il Torino e Verbania con crescite rispettivamente pari a +24,9% e +21,9% sull’analogo periodo del 2021. Novara registra un +20,6%. Al di sotto della media regionale si collocano i risultati di tutti gli altri territori. In particolare, Alessandria (+14,6%), Vercelli (+10,8%) e Asti (+9,9%). L’incremento meno elevato appartiene, nel periodo in esame, alle vendite all’estero delle imprese di Cuneo (+6,4%).

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