FINANZA & POTERI

Tra Palenzona e Quaglia prove di disgelo in vista della fusione

I due "ex" amici si sono rivisti dopo mesi di distanza e freddezza. Si sarebbero accordati per un incontro. La Super Fondazione e i rinnovi tema scontato del faccia a faccia tra il presidente uscente della Crt e colui pronto a prendere il suo posto

L’incontro è stato piuttosto rapido e la circostanza – i funerali del giornalista Claudio Donat-Cattin – non era certo quella per conciliaboli, né lunghe conversazioni. Tuttavia il sobrio scambio di saluti tra il presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia e colui che per anni e decenni fu il suo punto di riferimento nel mondo della finanza, ovvero Fabrizio Palenzona, non è sfuggito alimentando più di un’interpretazione della prossemica. 

Tra i due, è noto, da ormai un bel po’ di tempo è scesa una temperatura polare. Big Fabrizio non ha gradito (per usare un eufemismo) la decisione del compagno di lontana militanza democristiana di appoggiare la cordata di Caltagirone per la, poi fallita, scalata alle Generali. Ma quello “sgarbo” di cui Palenzona apprese mentre viaggiava verso Lourdes, non è il solo peccato che l’ex vicepresidente di Unicredit (e ora in uscita da Prelios) imputa al già presidente della Provincia di Cuneo, ormai torinesizzatosi sulla potente poltrona di via XX Settembre. 

La stessa poltrona che se Quaglia dovrà abbandonare a breve (dicendo addio ai tentativi di rimanere grazie a un’interpretazione della norma sui due mandati), vede “Furbizio” pronto ad accomodarvisi volentieri, soprattutto in vista della probabile nascita della Super Fondazione con la fusione della Fondazione Crt e la Compagnia di San Paolo (di cui per primo lo Spiffero ha dato notizia). E proprio la grande operazione destinata (se si realizzerà) a dare corpo a un colosso da oltre 15 miliardi di patrimonio e una capacità dai 150 ai 200 milioni annui di erogazioni, potrebbe essere l’oggetto (non il solo) dell’incontro che Quaglia e Palenzona dovrebbero avere nei prossimi giorni. Chi era nei pressi della coppia “scoppiata” ha infatti ascoltato, tra misurati convenevoli, quel che altro non poteva essere che un accordarsi per un incontro. Prove di disgelo in attesa della fusione? 

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