POLITICA & GIUSTIZIA

Piazza San Carlo, Appendino in appello. Ma si va verso un unico processo

Due procedimenti, ordinario e abbreviato, convocati lo stesso giorno, il 17 gennaio. Gli avvocati contrari. Alla sbarra anche l'ex sindaca e l'allora questore Sanna, già condannati in primo grado. Ecco cosa comporta l'eventuale accorpamento

I due processi ancora in corso per i fatti del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo a Torino sono stati convocati a Palazzo di Giustizia della stessa giornata, quella del 17 gennaio prossimo. L’iniziativa è stata presa dalla Corte di assise d’appello e molti fra gli avvocati difensori ipotizzano, in assenza di altre comunicazioni ufficiali, che si tratti di un primo passo verso una insolita unificazione dei due fascicoli, alla quale intendono opporsi. Il primo procedimento è celebrato con il rito abbreviato e vede tra gli imputati l’ex sindaca Chiara Appendino e l’ex questore Angelo Sanna, condannati in primo grado a 1 anno e sei mesi di reclusione. Il secondo, invece, si svolge con il rito ordinario (e in primo grado si è concluso con tre condanne sei assoluzioni).

L’orientamento degli avvocati, in base a quanto si apprende, è di esprimere la loro contrarietà al processo unico. Uno dei legali impegnati, Roberto Capra, che è anche Presidente della Camera penale, contattato dall’Ansa spiega che “chi scelse il giudizio ordinario lo fece perché riteneva che le conclusioni dell’indagine non corrispondessero esattamente allo stato delle cose e che il dibattimento pubblico fosse la sede adatta per la valutazione delle fonti di prova”. La tesi dei difensori è che la Corte non potrà mettere insieme gli atti dei due procedimenti. Da alcune ricerche, però, emergerebbe una sentenza della Cassazione che non preclude del tutto questa possibilità.

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