GIUSTIZIA

Csm, vicepresidente in quota Lega

Eletto al terzo scrutinio Fabio Pinelli. Appoggiato dal centrodestra, su indicazione del partito di Salvini, ma stimato trasversalmente. Ha ottenuto 17 voti, anche quello del renziano Carbone. Il Pd non riesce ad allargare il fronte su Romboli

Fabio Pinelli, avvocato padovano eletto in parlamento con la Lega, è il nuovo vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Lo ha eletto il plenum, presieduto dal capo dello Stato Sergio Mattarella, al terzo scrutinio. 17 voti contro i 14 andati a Roberto Romboli del Pd. Una la scheda bianca. Alcuni dei 4 voti dei togati di Unicost sarebbero andati a Pinelli, che poteva contare già sui 7 di Mi, i 7 laici di centrodestra e anche il voto di Ernesto Carbone, del Terzo Polo Al termine dello scrutinio il presidente della Repubblica ha proclamato Pinelli vicepresidente. “Sentiti auguri di buon lavoro per il prestigioso incarico che saprà ricoprire con competenza e autorevolezza nell'interesse della giustizia” è il messaggio dell’Ordine degli avvocati. Pinelli

Dopo otto anni, dunque, il centrodestra torna a guidare il Csm con un suo laico, che succede ai dem Roberto Legnini e David Ermini. L’ultimo era stato, nella consiliatura 2010-2014, Michele Vietti di area Udc. “Orienterò ogni mio comportamento al servizio del Paese, con il faro del Presidente della Repubblica” ha detto il neoeletto vicepresidente intervenendo in plenum dopo la sua elezione. “Anche a chi non mi ha votato dovrò garantire ascolto, perché il comportamento del Csm sia orientato sempre verso scelta condivise meditate”.

“Desidero ricordare il ruolo di questo Consiglio, organo di garanzia che la Costituzione colloca a presidio dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura” ha commentato il Capo dello stato. “A lei spetta il compito di favorire la coesione dell'attività del Consiglio. L’adozione di delibere condivise, ne rende più efficace ed autorevole il percorso. Sono certo che ogni consigliere conti di svolgere il proprio ruolo con piena lealtà verso le istituzioni. Il ruolo di componente del Consiglio superiore interpreta una funzione di garanzia e al contempo di grande responsabilità ed equilibrio tra i poteri costituzionali”. E ancora: “Componenti togati e non togati si distinguono soltanto per la loro provenienza, ma hanno le medesime attribuzioni nella gestione della complessa attività che è a loro rimessa”.

Nato a Lucca nel 1966, laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, iscritto dal 1997 all’Albo degli Avvocati di Padova, Fabio Pinelli si è occupato prevalentemente di diritto penale dell’economia ed è noto, alle cronache, per aver difeso Luca Morisi, ex spin doctor di Matteo Salvini, il senatore leghista Armando Siri e il governatore del Veneto Luca Zaia. Una contiguità al Carroccio che però non fa velo sugli apprezzamenti trasversali, anche nel mondo politico, che ne sottolineano professionalità, autorevolezza, equilibrio e indipendenza. el resto ha pure assistito Alberto Bianchi, presidente della fondazione renziana Open. Fino alla nomina a componente del Consiglio superiore della magistratura, è stato professore a contratto presso l’Università Ca' Foscari di Venezia e titolare dell’insegnamento di “Diritto penale dell’ambiente, del lavoro e della sicurezza informatica”. Oltre all’ambito strettamente professionale, prima di diventare consigliere, è stato membro del Comitato scientifico di Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, socio di ItaliaDecide, associazione per la qualità delle politiche pubbliche, presidente di PadovaLegge.

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