SANITÀ

Mancano assistenti sanitari,
ma in Piemonte niente corsi

Numeri lontani dagli standard per una figura importante della medicina territoriale. In tutta la regione sono meno di 200. La presidente dell'Albo nazionale: "Nessuna risposta alle nostre richiesta dall'Università". E si guarda con preoccupazione al Pnrr

Dovrebbero essercene almeno 8 ogni 10mila abitanti, ma le indicazioni del ministero della Salute restano molto lontane dall’essere raggiunte: gli assistenti sanitari, figura professionale ritenuta fondamentale per la medicina territoriale, sono ancora troppo pochi. E non certo per assenza di “vocazioni”, basti pensare che lo scorso novembre in provincia di Trento per 25 posti nel corso universitario triennale si erano presentati in 96. Lì, però, almeno i corsi ci sono così come in molte altre regioni, ma non in Piemonte. Pur a fronte di un organico, distribuito su tutto il territorio piemontese, di appena 185 assistenti sanitari, in nessuna delle due università è stato avviato il corso per formare professionisti il cui ruolo, soprattutto, nell’ambito della prevenzione (settore in cui, peraltro il Piemonte registra un livello di qualità piuttosto alto) è ritenuto estremamente importante e destinato ad aumentare con l’attesa riforma della medicina del territorio e le nuove strutture previste dal Pnrr, prime tra tutte le case di comunità. 

“Quello piemontese è uno dei casi più critici a livello nazionale”, spiega allo Spiffero Maria Cavallo, presidente della commissione di Albo Nazionale degli assistenti sanitari. “Abbiamo rappresentato la forte necessità di formare professionisti in una regione importante come il Piemonte, dove peraltro c’è e chi sarà sempre più richiesta di questi professionisti, ma ad oggi se abbiamo una proficua interlocuzione con la Regione, al contrario da parte dell’università non c’è stata alcuna risposta, neppure alla richiesta di un incontro”.

Nel frattempo sono attivi corsi di laurea in Lombardia, dal 2004 con tre sedi a BresciaCremona Milano, altre tre sedi in Veneto, poi si consegue la laurea triennale anche in Liguria, in PugliaToscanaAbruzzoCalabriaSiciliaLazioCampania. Il gap da coprire a livello nazionale è molto alto se si considera che a fronte del fabbisogno indicato dal ministero oggi in tutto il Paese gli assistenti sanitari, figura che opera esclusivamente nel pubblico al contrario di altre, sono poco più di 4mila. “Da qui l’avvio negli ultimi anni dei corsi e la necessità di aumentarli anche a fronte delle richieste per una professione che non conosce disoccupazione”, aggiunge Cavallo. 

Ma c’è un ulteriore aspetto che dovrebbe concorrere a un recupero da parte del Piemonte su questo fronte: “Sempre più spesso a fronte della scarsità di assistenti sanitari, il loro compito viene svolto dagli infermieri che già sono pochi per svolgere le loro attività – spiega Claudio Delli Carri, segretario regionale del sindacato degli infermieri Nursing Up –. E sottolineo che tra le due categorie non vi è alcuna concorrenza o rivalità, anzi si deve agire sinergicamente per ovviare a questa anomalia che, se non risolta, peserà sempre più nei prossimi anni”. 

Una prospettiva evocata “con preoccupazione” anche dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi, il quale sottolinea “l’importanza di un’offerta formativa con corsi universitari anche nella nostra regione”. Necessità che era stata rappresentata ancora in autunno nel corso di un convegno su questa figura della sanità all’Asl To4. “Sia da parte dei nostri referenti regionali, sia da parte mia, sono state rivolte varie richieste all’università di Torino senza aver avuto risposte, mentre da quella del Piemonte Orientale pareva aprirsi l’eventualità di corsi in collaborazione con i due atenei, ma poi non se ne è fatto nulla”, aggiunge la presidente Cavallo. “Non vogliamo né aprire, tantomeno alimentare polemiche. La nostra è una professione di cui aumenta il peso nel sistema sanitario, basti pensare agli screening e a tutta la prevenzione in capo alle Asl ma anche ai medici di medicina generale, con l’aumento del ruolo della medicina territoriale”.

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