Mutui, interessi e la finanza a scuola

Come tutti sappiamo siamo in una fase di rialzo dei tassi di interesse. Considerato che fino a un anno fa erano sotto zero ci si è avviati ad una situazione di normalità anche se ovviamente ciò comporterà un raffreddamento dell’economia e sarebbe il caso che la Bce gestisca il rialzo con tempi e modi adeguati evitando il rischio di una recessione. Chi si avvantaggerà di questo aumento saranno in primis le banche che guadagneranno di più da mutui e prestiti e i risparmiatori che hanno soldi da investire che potranno acquistare titoli di stato o obbligazioni con tassi più alti. In questo ultimo caso specifichiamo che considerata l’inflazione i rendimenti reali di molti titoli sono inferiori a zero. Molti risparmiatori rimarranno affascinati da rendimenti al 3/4 percento dopo anni di magra, ma di fatto con l’inflazione all’8/9 per cento ridurranno il loro capitale. Questo è un primo aspetto di una scarsa educazione finanziaria degli italiani.

L’altro aspetto è quello che riguarda i mutui a tasso variabile. Le rate di questa tipologia di mutuo sono in rialzo e molti si lamentano di tale situazione. Anche qui sovviene che è mancata la lungimiranza in chi ha sottoscritto questa tipologia di mutui. Con tassi interessi quasi allo zero, i tassi nel futuro non potevano certo diminuire; nella migliore dell’ipotesi potevano rimanere stabili, ma la probabilità che prima o poi salissero era più che concreta. Nell’immediato i tassi variabili offrono una rata più bassa perché la banca non si assume nessun rischio in caso di rialzo dei tassi di interesse, ma esistendo una condizione eccezionale di tassi bassissimi era impossibile che non potessero salire. Il rialzo è venuto in maniera inaspettata e repentina, ma prima o poi era da mettere in conto. Quei mutuatari che ora si lamentano avrebbero dovuto essere più accorti e non ci voleva molto. Tra l’altro fanno ancora in tempo a rimediare, dato che esiste una legge che permette la surroga del mutuo e sfruttando la concorrenza cambiare istituto passando a un mutuo a tasso fisso che proteggerà da futuri rialzi. Bisogna aggiungere che quando si sottoscrive un mutuo a tasso variabile si deve tener conto di un possibile rialzo e scegliere una rata che anche aumentando non vada incidere in maniera drammatica sul proprio reddito. Se si sceglie una rata che è già al limite del proprio reddito e piuttosto ovvio che un rialzo dei tassi possa mettere in difficoltà.

L’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi propose di inserire lo studio della filosofia negli istituti tecnici, ma non sarebbe male introdurre qualche nozione di economia e finanza in tutte le scuole, anche se al contrario di molti non crediamo che la scuola abbia capacità taumaturgiche tali da poter migliorare il mondo. La scuola ha la sua utilità, ma non può esaurire tutte le necessità di formazione di una complessa e moderna società.

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