LA SACRA RUOTA

Stellantis rallenta nelle vendite ma corre nei profitti

Risultati record per il 2022: ricavi netti pari a 179,6 miliardi di euro, in crescita del 18%, utile netto di 16,8 miliardi (+26%). Il gruppo guidato da Tavares ha registrato però una flessione delle vendite del 2,3% a poco più di 6 milioni di unità

Stellantis rallenta sul mercato ma corre nei ricavi. La multinazionale presieduta da John Elkann ha chiuso il 2022 con performance finanziarie in miglioramento, nonostante il calo dei volumi di vendita e il contesto operativo incerto e denso di problematiche per le sue attività industriali. In particolare, il gruppo guidato da Carlos Tavares ha registrato una flessione delle vendite del 2,3% circa a poco più di 6 milioni di unità, ma ha comunque indicato una crescita a doppia cifra per il fatturato e ancor di più per la redditività.

I conti. I ricavi netti si sono attestati su 179,6 miliardi di euro, il 18% in più rispetto al 2021. La crescita è stata attribuita ai “prezzi netti favorevoli, al miglior mix dei modelli e agli effetti positivi dei cambi di conversione”. Inoltre, l’utile operativo rettificato, ossia depurato dalle componenti straordinarie, è salito a 23,3 miliardi, con un aumento del 29% che ha portato il margine al 13%, al di sopra dell’11,8% dell’anno precedente e, soprattutto, dell’obiettivo del 12%. L’utile netto è, quindi, migliorato del 26% a 16,8 miliardi. Note positive arrivano anche dal rendiconto finanziario, con i flussi di cassa netti delle attività industriali in aumento del 78% a 10,8 miliardi, un livello definito dalla direzione come “coerente con l’obiettivo al 2030 di superare i 20 miliardi di euro”. Stellantis, che ha indicato in 61,3 miliardi la liquidità disponibile, ha già ottenuto benefici di cassa per 7,1 miliardi di euro dalle sinergie prodotte dalla fusione tra Fca e Psa, in anticipo di oltre due anni rispetto all’obiettivo dei 5 miliardi.

Le aree forti (e deboli). Alla crescita degli indicatori finanziari hanno contribuito tutte le aree geografiche, anche se è il Nord America a confermarsi il principale motore dell’intero gruppo, con consegne in crescita del 2,25% a 1,86 milioni di unità, ricavi in aumento del 23% a 85,5 miliardi e un margine operativo sostanzialmente stabile al 16,4%. L’Europa, invece, ha assistito a un calo dei volumi dell’8%, ma ha visto i ricavi salire del 7% e il margine migliorare dal 9,1% al 9,9%. In crescita sono risultate anche le aree Medio Oriente e Africa, Sud America e Cina/India/Asia-Pacifico. Infine, Maserati ha beneficiato della MC20 e del lancio della Grecale con consegne in miglioramento del 7% a 25.900, ricavi in salita da 2 a 2,32 miliardi, utile operativo raddoppiato a 201 milioni e margine migliorato dal 5,1% all’8,7%.

Premi ad azionisti e dipendenti. Il generalizzato miglioramento delle performance ha quindi rappresentato la base per garantire una remunerazione consistente per gli azionisti e anche un premio ai dipendenti. Nel dettaglio, il consiglio di amministrazione ha deciso di proporre all’assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo ordinario di 4,2 miliardi di euro, corrispondente a 1,34 euro per azione, e ha anche approvato un programma di acquisto di azioni proprie per un valore massimo di 1,5 miliardi. Ai dipendenti, invece, andranno complessivamente oltre 2 miliardi di euro sotto forma di bonus variabili e premi di partecipazione agli utili. “Si tratta di 200 milioni in più rispetto allo scorso anno ed è un giusto riconoscimento per il contributo di tutti i dipendenti di Stellantis alla crescita del gruppo in un contesto economico molto impegnativo”, ha spiegato l’amministratore delegato Tavares.

Le prospettive. Quanto al 2023, l’azienda ha fornito tutta una serie di indicazioni, non solo di natura finanziaria. Per esempio, entro la fine dell’anno saranno lanciati nove veicoli elettrici a batteria (tra questi il primo Bev per il mercato statunitense, il Ram ProMaster) per ampliare una gamma composta già da 23 Bev e in grado di portare il gruppo a raggiungere la prima posizione in termini di vendite in Europa per i commerciali e la seconda per le auto passeggeri. "Oltre ai nostri risultati finanziari record e all’implementazione mirata del piano Dare Forward 2030, abbiamo dimostrato anche l’efficacia della nostra strategia di elettrificazione in Europa", ha commentato Tavares. “Ora abbiamo la tecnologia, i prodotti, le materie prime e l’intero ecosistema di batterie per condurre lo stesso percorso di trasformazione in Nord America, a partire dai nostri primi veicoli completamente elettrici Ram dal 2023 e Jeep dal 2024”. Stellantis prevede di chiudere il 2023 con un margine operativo ancora una volta a doppia cifra e flussi di cassa positivi nonostante mercati visti solo in leggera ripresa: si stima una crescita della domanda del 5% per Nord America, Europa, Medio Oriente & Africa e India & Asia Pacifico, del 2% in Cina e del 3% in Sud America.

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