SANITÀ

Asl Asti, si è dimesso il dg Boraso

Il manager ha lasciato anche il ruolo di dipendente dell'Asl di Alessandria. Per lui si prospetta un incarico al vertice di una clinica privata. Coinvolto in alcune inchieste giudiziarie ancora aperte. Assessorato al lavora per individuare il successore

Il direttore generale dell’Asl di AstiFlavio Boraso si è dimesso dall’incarico cui era stato chiamato nell’ottobre del 2020. Il manager lascia anche la sanità pubblica, avendo rassegnato le sue dimissioni pure dal ruolo di direttore del presidio ospedaliero di Casale Monferrato nell’organico dell’Asl di Alessandria di cui era dipendente. Voci che si rincorrono negli ultimi tempi danno il manager verso la direzione sanitaria di una clinica piemontese.

Boraso, una lunga carriera nella sanità piemontese, più volte direttore generale (all’Asl To4 e all’Asl To3), un periodo in uno dei ruoli chiave dell’Unità di Crisi che ha affrontato l’emergenza Covid, è oggetto di alcune inchieste giudiziarie. L’ultima riguarda la presunta truffa che il direttore avrebbe compiuto a scapito dell’Asl astigiana richiedendo il rimborso per un danno subito alla sua automobile, dichiarando false circostanze. Prima ancora la magistratura lo ha posto sotto indagine per turbativa d'asta, corruzione e falso nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Torino articolata in due filoni. Il pm Gianfranco Colace lo scorso ottobre gli aveva inviato un avviso di conclusione delle indagini, accusandolo di avere influenzato illecitamente il concorso per fare diventare primario di radiologia dell'Asl To4 la sua compagna, Francesca Bisanti (anche lei indagata insieme al direttore sanitario dell'Asl, Mario Traina). Boraso è anche indagato per un appalto da 57 milioni di euro relativamente a quando era direttore dell'Asl To3. Per l’accusa avrebbe favorito una ditta, unica a partecipare alla gara, che si aggiudicò, con un ribasso minimo rispetto alla base d'asta, il sistema di archiviazione, la fornitura e la gestione in rete delle immagini diagnostiche, oltre che il rifacimento dell'emodinamica dell'ospedale di Rivoli e della radiologia di quello di Pinerolo. Vicende sulle quali Boraso si è sempre detto certo di essere in grado di dimostrare la propria innocenza. Oggi le dimissioni dalla sanità pubblica.

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