REGIONE PIEMONTE

Il centrodestra cala le braghe, marcia indietro sull'Omnibus

Dalla caccia al gioco d'azzardo patologico. La maggioranza rinuncia ai suoi cavalli di battaglia per evitare l'ostruzionismo dell'opposizione. Scazzo tra Ricca (Lega) e Bongioanni (FdI). Il dissenso di Allasia. Esultano Pd e Movimento 5 stelle

Hanno tentato la prova di forza, ma si sono arresi prima ancora di iniziare la battaglia. È durata tutta la mattina la riunione dei capigruppo in Consiglio regionale per convincere l’opposizione a ritirare i suoi emendamenti ostruzionistici ed evitare di dover fare le notti a Palazzo Lascaris per approvare l’Omnibus. Il Consiglio convocato a oltranza per tutta la settimana ha spaventato più il centrodestra che le minoranze e così alla fine Lega e alleati hanno ceduto su caccia e gioco d’azzardo patologico, riuscendo a portare a casa solo l’ampliamento delle cave. Trovata l'intesa, le forze di opposizione hanno fatto cadere l'ostruzionismo. Concessioni che hanno portato ulteriore malumore all’interno del centrodestra come dimostra lo scazzo in aula tra l’assessore leghista Fabrizio Ricca che dà parere contrario e il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni (“Noi lo votiamo”) sull’emendamento 1004 che prevedeva l’istituzione di un periodo di pratica per i neoabilitati maestri di sci sotto il controllo delle rispettive scuole sci.

La Lega fa un passo indietro sulla caccia, ritirando il dispositivo che consentiva di cacciare due specie protette – la pernice bianca e il gallo forcello – anche sulla neve, quando gli animali sono più facilmente individuabili per via delle orme. Ritirato anche l’emendamento sulla caccia di selezione notturna. Esulta il Movimento 5 stelle che porta a casa anche l’emendamento della sua capogruppo Sarah Disabato che esenta orafi e farmacisti dalla formazione per i piercing alle orecchie, mentre a dimostrazione del malcontento tra i banchi leghisti si registra il voto contrario del presidente d’aula Stefano Allasia sul colpo di spugna sulla caccia. Quasi un unicum in cui il numero uno di un’assemblea legislativa vota contro un provvedimento approvato da tutti gli altri eletti di maggioranza e opposizione. E mentre salva le penne il gallo forcello, un altro Gallo (Raffaele, capogruppo del Pd) trova l'intesa sul suo dispositivo che modifica la governance dei comitati di gestione. Via libera anche all'emendamento del neo segretario dem Domenico Rossi su cyberbullismi e ad alcuni provvedimenti di Silvio Magliano (Moderati), Sean Sacco (M5s), Giorgio Bertola (Verdi) e Francesca Frediani (Unione popolare).

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