ECONOMIA DOMESTICA

Cresce la produzione: +3,4%

I dati smentiscono, ancora una volta, i piagnistei. Nonostante guerra e caro energia l'industria piemontese continua a tirare, con buone performance in tutti i settori e in ogni provincia. Addirittura Torino fa meglio di tutti e segna un +4,6%

Nel 2022 il Piemonte, nonostante le difficoltà indotte dalla guerra e dal caro energia, ha registrato ancora una crescita economica decisa, sebbene inferiore a quella del 2021. Negli ultimi tre mesi dell’anno la produzione è aumentata del 2,7% e la crescita dell’intero 2022 è pari al 3,4%. Il comparto manifatturiero regionale ha confermato la propria solidità con dinamiche positive della produzione industriale in tutti i principali settori e in tutte le province. I dati arrivano dall’indagine congiunturale di Unioncamere, in collaborazione tra con Intesa Sanpaolo e UniCredit.

Tutti i principali settori della manifattura regionale sono cresciuti nel quarto trimestre. La performance migliore è stata quella della filiera dei mezzi di trasporto (+8%). Al secondo posto le aziende dell’elettricità ed elettronica (+5,9%), seguite dalle realtà del legno e del mobile (+5,3%). Mostra un risultato migliore rispetto a quello medio regionale anche la filiera del tessile e abbigliamento (+4,1%). Tra le province Torino segna la crescita più elevata (+4,6%), trainata proprio dai mezzi di trasporto, mentre subito dietro c'è Biella (+4%) che beneficia ancora della rinascita del tessile, in particolare della finitura e del finissaggio. Le aziende più grandi restano quelle più competitive, soprattutto grazie alla loro capacità di investimento dovuta anche a una maggiore facilità di accesso al credito. Negli ultimi tre mesi del 2022 le micro imprese (0-9 addetti) registrano una crescita del 1,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le piccole (10-49 addetti) e le medie aziende (50-249 addetti) mostrano un aumento, rispettivamente pari a 1,9 e 2,6 punti percentuali. Le imprese di grandi dimensioni (oltre 250 addetti), infine, hanno una crescita tendenziale della produzione del 5,7%.

Sul futuro gli imprenditori piemontesi restano cauti esprimendo un clima di fiducia ormai lontano dai periodi bui del covid, ma ancora con una prevalenza di pessimisti. “Siamo orgogliosi del nostro Piemonte: i dati del quarto trimestre 2022 ci mostrano una regione che continua a mettere a segno risultati positivi, che reagisce alle crisi energetiche e geopolitiche con forza e determinazione. Una crescita diffusa per territori, specializzazioni e classi dimensionali vuol dire che nessuno viene lasciato indietro. Le istituzioni, tra cui le Camere di commercio, sono a fianco delle aziende: l’economia va sostenuta con piani di digitalizzazione, sburocratizzazione e accesso al credito. In un’ottica green” commenta il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

print_icon