Soccorso alpino Piemonte, record 1.596 salvataggi nel 2022

Sono aumentati gli interventi del Soccorso alpino e speleologico piemontese (Sasp) nel 2022, che segna il record assoluto nella storia di 1.596 persone soccorse. E' quanto emerge dal consultivo di attività dello scorso anno, quando i picchi di operatività sono tornati a superare quota duemila e i numeri post pandemia del 2020 e 2021. Lo scorso anno infatti i tecnici Sasp sono stati impegnati in 2.122 eventi gestiti dalla centrale operativa, oltre cento in più rispetto al 2021 e hanno sfiorato il record assoluto del 2020, che registrò 2.146 chiamate. C'è invece una sensibile flessione rispetto al 2021 per quanto riguarda gli interventi sul campo, che sono stati 1.310, mentre l'anno precedente furono complessivamente 1.492. Ma sono in aumento rispetto al 2019, ultimo rilevamento post pandemico, dove le missioni furono 1.251. Il 38% delle chiamate, cioè 812, sono state risolte dai tecnici della centrale operativa o sono state inoltrate ad altri enti per competenza. Nel 2022 gli interventi in elicottero hanno subito un incremento del 58% rispetto all'anno precedente e si tratta dell'80% delle missioni. "In questo caso - spiegano dal Soccorso Alpino - è determinante la riapertura dei comprensori sciistici dove si verifica un numero significativo di incidenti che richiedono l'invio del mezzo aereo". Per quanto concerne il record delle persone soccorse, secondo il Sasp: "Non è facile spiegare un risultato di questo genere, anche se, statisticamente, è evidente come una maggiore frequentazione della montagna sia correlata a un aumento degli infortuni e delle situazioni di emergenza". Delle 1.596 persone recuperate nel 2022, l'80,8% ha richiesto un intervento di soccorso tecnico-sanitario con 438 persone illese (27%), 1.083 feriti (68%) e 75 persone decedute (5%). Un netto calo per quanto riguarda i decessi rispetto al 2021, quando si registrarono 92 decessi. Le principali cause di infortunio in montagna sono le cadute (48%), seguite dai malori (19%) e riguardano gli uomini nel 76% dei casi e le donne nel 24%. Secondo il consuntivo il 92% delle persone soccorse praticava attività nel tempo libero, mentre il 6% era residente in montagna e il % si è infortunato lavorando. "Il costante aumento delle chiamate - aggiungono dal Sasp - è grazie anche al miglioramento delle infrastrutture telefoniche mobili che consente di effettuare una chiamata di emergenza anche in aree più remote della regione, grazie anche ad applicazioni per smartphone tra cui Georesq".

print_icon