Perquisizione della Digos in centro sociale Murazzi a Torino

È in corso dalle prime ore di questa mattina una perquisizione al centro sociale autogestito Murazzi di Torino, uno dei primi in città. A quanto si apprende, gli uomini della Digos della polizia, stanno sequestrando il materiale idoneo a organizzare iniziative di spettacolo, come ad esempio casse, mixer, luci e bevande, com'era già avvenuto il 26 gennaio scorso al centro sociale Askatasuna. Quattordici persone sono state denunciate. Il Csa Murazzi, nelle arcate 25 e 27 sulla riva del fiume Po, fu occupato nel 1989 dal 'Collettivo Spazi Metropolitani', appartenente all'area dell'Autonomia. Nel 1991 ottenne dal Comune il comodato d'uso per la durata di tre anni, ma dopo la scadenza il contratto non venne mai rinnovato. Il centro sociale Askatasuna, venne occupato alcuni anni dopo, ed è collegato ai Murazzi, dove in estate vengono spostate molte delle attività musicali. Nel giugno 2013 l'autorità giudiziaria, con due decreti di perquisizione, aveva posto i sigilli al centro sociale per abusi edilizi e per disturbo della quiete pubblica. Ma gli autonomi, alcuni giorni dopo, rimossero i sigilli e il Csa Murazzi tornò ad ospitare serate e concerti, sempre senza licenza, fino ad oggi. Tra il maggio e settembre dello scorso anno sono stati 22 gli eventi ospitati nelle arcate occupate, sotto la gestione degli attivisti di Askatasuna. Tutti, secondo gli inquirenti, a pagamento. Un'attività commerciale, dunque, senza rilascio di scontrini fiscali e senza autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande. Mancherebbero inoltre le uscite di sicurezza e il Csa Murazzi sarebbe sprovvisto, come era stato rilevato anche all'Askatasuna, degli elementari requisiti per la sicurezza e l'incolumità degli utenti. 

Durante la perquisizione è stato scoperto un allaccio abusivo alla rete idrica e i 14 attivisti già denunciati saranno segnalati all'autorità giudiziaria anche per il reato di furto. Gli agenti della Digos hanno inoltre sequestrato una sacca con all'interno mazze e bastoni e sono stati posti i sigilli all'area retrostante al bar, dov'era presente il sistema di spillatura per la birra abusivo. Per anni il Csa Murazzi è stato l'unico spazio rimasto aperto nelle arcate in riva al Po, che ultimamente sono state riassegnate dal Comune per la rinascita dall'area e la riapertura di nuovi locali. Il centro sociale non ha mai partecipato ai bandi di assegnazione ed è l'unica attività imprenditoriale irregolare nella zona.

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