DIPLOMAZIE

Piemonte "modello" in Europa.
Cirio: "Serve il buon senso"

"Il nostro Fesr è stato approvato prima di tutti gli altri" esulta il governatore che raccomanda equilibrio nella riconversione ecologica. Incontro con la commissaria Ue Ferreira: "Questa regione è un esempio di come adattarsi ai cambiamenti"

“Il fatto che il commissario europeo che si occupa delle Regioni d’Europa abbia fiducia nel Piemonte e abbia riconosciuto al Piemonte di essere una regione virtuosa nel sapere ottenere i fondi e saperli spendere bene e in tempo penso che sia una pagella positiva che possiamo intestarci e che ci rende orgogliosi”. Così il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, al termine dell'incontro con la commissaria Ue alla Coesione, Elisa Ferreira. “Se il nostro Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) che ha una dotazione di 1,5 mld è stato il primo in Italia ad essere approvato e possiamo già avere i bandi operativi è perché c’è un rapporto di serietà e rispetto che abbiamo coltivato con le istituzioni europee”, ha aggiunto. “Per noi il rapporto con Bruxelles è fondamentale perché con i fondi di Bruxelles riusciamo ad ottenere le risorse per questo momento così delicato della transizione ecologica, per il problema della disoccupazione legata alla crisi del settore auto, per pagare le borse di studio a studenti meritevoli e bisognosi e altri temi che da soli non ce la faremmo”. “C’è una cooperazione molto buona con il Piemonte, lavoriamo insieme bene da molto tempo. Qui c’è una forte tradizione industriale e turistica, e ci sono grandi competenze. Torino e il Piemonte sono esempi di come adattarsi ai cambiamenti, gli esempi che vedo qui sono di grande ispirazione per le altre città europee. Noi sosteniamo con i nostri fondi questo processo di trasformazione”, ha confermato tra le lusinghe la commissaria Ue.

Molti i temi affrontati nel confronto, dall’energia ai cambiamenti climatici con i conseguenti problemi legati alla carenza idrica, dalla transizione ecologica alla banda ultra larga. “Come sempre serve il buon senso – ha affermato Cirio a proposito di auto elettriche e case green –. Abbiamo parlato della posizione che il nostro governo ha assunto, io credo molto opportunamente, sui temi della transizione ecologica e in particolare dell’elettrico. Il governo ha ottenuto un risultato importante, ovvero imporre una pausa di riflessione ulteriore alla Commissione europea, che non vuol dire non tendere all’elettrico: è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere. Ma la transizione – ha rimarcato – deve presupporre un percorso che ci porta a tutelare l’ambiente senza creare le crisi occupazionali”. Stesso discorso sulla questione delle case green: “Non possiamo dimenticare che le famiglie, in questo momento, faticano a pagare le spese del gas e della luce. Imporgli di intervenire, in Italia ci sono più di 30 milioni di abitazioni, vuol dire che dobbiamo dare loro gli strumenti per poterlo fare”.

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