Merlo (Popolari), è di nuovo necessaria una sinistra sociale

"Se c'è un compito specifico dei cattolici impegnati in politica, anche e soprattutto in una realtà come TORINO e il Piemonte, è proprio quello di saper declinare nella concreta azione politica ed amministrativa quella esperienza della 'sinistra sociale' che, nel passato, hanno saputo fare leader autorevoli e qualificati come Carlo Donat-Cattin e Guido Bodrato". Lo afferma Giorgio Merlo, presidente dei Popolari-In rete Piemonte. Secondo Merlo "questo è uno dei modi concreti e tangibili per affrontare di petto la 'questione sociale' a livello torinese e piemontese senza inseguite le sirene assistenzialiste, demagogiche e qualunquiste dei partiti populisti". "Senza una 'sinistra sociale' - prosegue - che si faccia carico delle esigenze e delle domande di settori crescenti della pubblica opinione e dei tradizionali ceti popolari sapendo, al contempo, tradurli in un progetto politico e di governo realmente percorribile, il rischio è che questa crisi si aggravi sempre di più e con risposte approssimative e del tutto episodiche se non addirittura casuali. Una 'sinistra sociale' di ispirazione cristiana che, laicamente, sia in grado di farsi carico di questi drammatici problemi senza limitarsi ad appaltarli al solo volontariato, seppur importante e sempre più decisivo, e alle sole forze del mondo cattolico e della società civile. È la politica che deve scendere in campo e, soprattutto, la storica tradizione del cattolicesimo sociale torinese e piemontese". 

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