No al ponte sul Toce, Regione cancella finanziamento 4,5 mln

"Avevamo i soldi e il mandato per realizzare le opere, ne abbiamo già anche spesa una parte e ora, sulla base di una decisione irresponsabile, la Regione Piemonte ce li sta togliendo. Nel frattempo il mio paese continua a rischiare di andare sott'acqua". Lo dichiara all'Ansa Gianpaolo Blardone, sindaco di Pallanzeno (Verbano-Cusio-Ossola), commentando la decisione con cui la Regione Piemonte, nelle scorse settimane, ha ribadito la volontà di cancellare il finanziamento da 4,5 milioni di euro inizialmente stanziati per interventi di difesa dalle esondazioni del fiume Toce. Di questi, 1,8 milioni sarebbero dovuti andare alla Provincia del Vco per l'allargamento di una campata del ponte della Masone sul Toce, il corso d'acqua che nel 2020 era esondato allagando Pallanzeno; 1,5 milioni erano destinati al Comune di Vogogna e altri 1,2 milioni al Comune di Pallanzeno per opere di difese spondali. La vicenda si trascina da anni: "I fondi inizialmente autorizzati stanno per essere cancellati dalla Regione sulla base di uno studio idraulico che non aveva lo scopo di stabilire se l'intervento andasse fatto oppure no, prova ne è il fatto che la Regione lo aveva già finanziato" aggiunge Blardone. "Nel frattempo noi abbiamo speso 18mila euro per la progettazione delle difese spondali e la Provincia del Vco altri 150mila di progettazione e direzione lavori. Uno spreco di denaro pubblico". Secondo la Regione, lo studio al centro della polemica dimostra che l'allargamento del ponte non sarebbe efficace nel ridurre il rischio che Pallanzeno finisca sott'acqua in caso di esondazione del Toce. Di diverso avviso il sindaco Blardone, che fa presente che nello studio in oggetto è stato preso in considerazione un valore di scabrezza, cioè il parametro (influenzato anche dalla presenza o meno di detriti nell'alveo del fiume) che misura la capacità di deflusso dell'acqua, diverso da quello utilizzato dall'Autorità di bacino e dall'Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo) nelle simulazioni che dimostravano l'opportunità di rifare il ponte. "Pare non resti altro da fare che attendere il prossimo evento alluvionale, allorquando saremo costretti a chiedere nelle sedi opportune a chi imputare le responsabilità di tale improvvida scelta" concludono il sindaco di Pallanzeno e il presidente della Provincia del Vco, Alessandro Lana, che in una lettera inviata a Torino a inizio settimana definiscono la questione una "inaccettabile e dannosa rinuncia". 

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