DIRITTI & ROVESCI

Costa dà la sveglia ai garantisti

L'ex ministro promuove un intergruppo parlamentare aperto a "chiunque ritenga il diritto di difesa, la presunzione di non colpevolezza, il giusto processo, il diritto penale come extrema ratio, pilastri essenziali e irrinunciabili della nostra democrazia"

Panda nell’opinione pubblica, mosche bianche nei Palazzi della politica. Eppure, i “garantisti” – specie rara che si ostina a difendere i principi dello Stato di diritto e detesta lo sputtanamento mediatico, difendendo il valore costituzionale della presunzione d’innocenza – sono caparbi al punto da far nascere in Parlamento un Intergruppo.

L’idea è del responsabile Giustizia di Azione, Enrico Costa, che ha scritto una lettera ai colleghi di tutti gli schieramenti per invitarli ad aderire a un “luogo di incontro e confronto per coloro che, pur da appartenenze politiche, percorsi e sensibilità individuali diverse condividono e coltivano la cultura garantista”. Si tratta di dar vita ad una “zona franca in cui ritrovarsi che, nella pluralità di vedute, vanta un punto di forza e non un limite, per chiunque ritenga il diritto di difesa, la presunzione di non colpevolezza, il giusto processo, la concezione di diritto penale come extrema ratio, pilastri essenziali e irrinunciabili della nostra democrazia”.

Questo intergruppo, spiega l’ex ministro nei governi Renzi e Gentiloni e sottosegretario alla Giustizia dal 2014 al 2016, “sarà anche una sede aperta al coinvolgimento e al contributo di esperti provenienti dall’avvocatura, dalla magistratura, dall’accademia”. Una goccia nel mare magnum del giustizialismo, un seme nel terreno arso da violazioni di garanzie costituzionali e processuali. “Una piattaforma”, insomma, “attraverso la quale elaborare studi e documenti da tradurre in pratica, per chi vorrà, nell’esercizio del proprio mandato parlamentare e da sottoporre comunque alle istituzioni e alla società civile”. L'intergruppo dovrà unire “tutti i deputati e senatori animati dalla convinzione e sensibilità di tutelare e attuare i principi costituzionali che sono alla base dello stato di diritto”. All’intergruppo hanno sinora aderito, oltre a Costa, Luciano D’Alfonso (Pd), Roberto Giachetti (Az-IV), Dario Iaia (FdI), Ylenia Lucaselli (FdI), Marco Lacarra (Pd), Maurizio Lupi (Noi Moderati), Riccardo Magi (+Europa), Simonetta Matone (Lega), Giorgio Mulè (FI), Pietro Pittalis (FI), Filiberto Zaratti (AVS). Secondo il presidente della Commissione Giustizia della Camera Ciro Maschio “ogni strumento finalizzato a sensibilizzare su principi e temi cosí importanti della giustizia è utile e apprezzabile”.

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