SANITÀ

Mancano 6mila infermieri. "Assunzioni, non annunci"

Ennesimo allarme (inascoltato) dei sindacati nella Giornata internazionale. In tutta Italia la carenza supera le 63mila unità. Delli Carri (Nursing Up): "Dei mille nuovi ingressi non si è più saputo nulla". Appello alla Regione Piemonte a sveltire le procedure

“In Piemonte, per avere un organico sufficiente a coprire in modo corretto tutti i servizi sanitari, mancano almeno 6mila infermieri”. Il sindacato, Nursing Up, torna su una questione che si trascina ormai da mesi, anzi da anni, tra annunci rassicuranti di Regione e Asl sulle assunzioni e i ripetuti allarmi delle rappresentanze di categoria che li smentiscono. Che gli organici siano ampiamente insufficienti, al di là delle accuse da parte dei sindacati, lo attestano i sempre più frequento ricorsi a personale esterno da parte delle aziende sanitarie, in particolar modo per coprire le carenze negli ospedali, ma anche in maniera crescente sul territorio.

In occasione della Giornata internazionale dell’infermiere, il sindacato guidato a livello regionale da Claudio Delli Carri, ha organizzato un presidio nel cortile delle Molinette, “per sottolineare ancora una volta la centralità insostituibile, nel sistema sanitario moderno, di una professione che negli ultimi anni si è molto evoluta”. Eppure, ancora una volta, gli infermieri nella nostra regione – osserva il sindacalista – si trovano ad affrontare enormi difficoltà lavorative legate alla carenza ormai pluriennale di personale, che impone turni massacranti e migliaia di ore di straordinario spesso non rispettando nemmeno una corretta turnazione dei riposi”.

Ma sono le dichiarazioni e le rassicurazioni a venire aspramente contestate: “Delle mille assunzioni promesse da tempo, non si è visto nulla. Abbiamo segnalazioni da ogni Asl e Aso di necessità urgente di personale nuovo, giovane e con contratti a tempo indeterminato”, spiega Delli Carri che lancia “un accorato appello all’assessore alla Sanità Luigi Icardi e al presidente Alberto Cirio: mettano in campo ogni azione possibile per procedere celermente al reclutamento di nuovo personale”. Dal sindacato l’auspicio che “il 12 maggio oltre a essere una giornata di festa sia anche una giornata di svolta, in cui finalmente ci arrivino segnali chiari da parte di chi governa che la sanità pubblica della nostra regione sarà tutelata. E il primo passo sono le assunzioni”.

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