CALCIO & GIUSTIZIA

Juve, addio a tutte le coppe

La previsione di Christillin, membro della Fifa e tifosa bianconera illustre. "Verosimilmente arriverà una penalizzazione che dovrebbe sbarrare la strada verso la Champions League". E si attende pure la stangata dalla Uefa mal disposta dopo la vicenda della Superlega

“Penso ci sarà qualcosa di meno dei 15 punti di penalizzazione. C’è questo concetto di afflittività che riguarda solo la giustizia sportiva e non quella ordinaria. Verosimilmente sarà una penalizzazione che dovrebbe sbarrare la strada verso la Champions League”. È la previsione di Evelina Christillin, membro aggiuntivo della Uefa nel Consiglio della Fifa e tifosa bianconera illustre, un tempo legatissima alla famiglia Agnelli (oggi un po’ meno con gli eredi Elkann), ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sulla nuova sentenza in Corte d’appello attesa per oggi sul caso plusvalenze che riguarda la Juve.

“Ora ricordiamoci che le coppe europee sono tre, ma certamente il valore in termini economici di andare in Champions o in un’altra coppa è significativo, sono quasi 5 volte tanto. Vedremo se saranno 10, 11 o 13 punti, per noi juventini è una bella botta”. Ma altre tegole sono in arrivo. “C’è anche la variabile Uefa – continua Christillin – nel momento in cui le sentenze italiane diventano definitive, poi verranno prese delle decisioni anche in sede Uefa. E poi c’è il secondo filone della manovra stipendi. Juve esclusa dalle coppe dalla Uefa? Scenario possibile. Non dimentichiamoci che con la Uefa i rapporti non sono eccellenti dopo la questione Superlega: la Juve rimane una delle tre squadre che ancora mantengono vivo il progetto. Passi di avvicinamento non se ne sono visti al momento. Naturalmente la questione riguarda l’accordo del settlement agreement concluso a settembre dell’anno scorso sul Financial Fair Play che, alla luce dei fatti nuovi, potrebbe essere ridiscusso”.

I calciatori questa sera scenderanno in campo con la consapevolezza di quanti punti di penalizzazione torneranno aa "alterare" la loro classifica. La possibilità più concreta è che i giudici infliggano, tra poche ore, una penalizzazione tale da far perdere almeno 12 punti alla società bianconera. Il -12 spedirebbe oggi i bianconeri al settimo posto, fuori da tutte le coppe. Ma senza togliere la possibilità che, sul campo, possano conquistare l'Europa League o la Conference League, in attesa che anche la Uefa si esponga sul caso, visto che ha avviato, anche lei, un'inchiesta parallela che potrebbe squalificare la Juventus dalle coppe europee per qualche anno. Nella lotta per il sesto e settimo posto, dunque, ma a distanza (quasi) incolmabile da Milan e Atalanta, che resterebbero a giocarsi la quarta e ultima piazza per l'accesso alla prossima Champions League.

Ad oggi sono trascorsi 405 giorni dalla prima volta che la Juventus si è presentata davanti al tribunale per difendersi sul caso plusvalenze. Anche se, in quel caso non era sola, con lei erano presenti altre 10 società. Finora la Juve è stata due volte assolta (aprile e maggio 2022) prima che arrivassero i risultati dell’indagine della Procura di Torino, ma è stata condannata nel processo di revocazione. La sentenza di oggi pomeriggio, la quinta, chiuderà il filone plusvalenze, almeno per la Federcalcio. In fase di dibattimento il procuratore federale, Giuseppe Chiné, potrebbe chiedere quindi una penalizzazione che va dai 9 (chiesti a gennaio) ai 12 punti di penalizzazione, per renderla più “attuale” all’andamento del campionato di Serie A in fase di svolgimento. Ma a spaventare i tifosi è il secondo filone che, appunto, avrà una sentenza (forse) definitiva attorno a metà giugno. dal Tribunale federale. La procura della Figc chiederà un’altra penalizzazione, che potrebbe influire sul 2023-24 condizionando così i piani bianconeri per ben due stagioni.

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