TRAVAGLI DEMOCRATICI

Schlein, schiaffone a De Luca

Declassato Piero, figlio del governatore campano. Messaggio forte e chiaro della segretaria: no a un terzo mandato. Si annuncia una guerra atomica sotto il Vesuvio. Il piemontese Fornaro confermato segretario del gruppo dem a Montecitorio

Il padre l’ha messo nel mirino da tempo ma il primo a lasciarci le penne a è il figlio. Piero De Luca non è più vicecapogruppo Pd alla Camera, primo esito dello scontro in atto tra la segretaria Elly Schlein e il governatore campano Vincenzo De Luca a cui la nuova inquilina del Nazareno vuole impedire un terzo mandato in Regione. Il gruppo dem di Montecitorio ha definito l’Ufficio di presidenza nella assemblea che si è svolta stamattina, con il siluramento del figlio del “cacicco”, esponente di Base riformista, declassato a segretario d’Aula. Su proposta della presidente Chiara Braga, fedelissima di Dario Franceschini, sono stati eletti come vicepresidenti Valentina Ghio, vicina ad Andrea Orlando, il lettiano Toni Ricciardi, l'ex renziana poi confluita in Base Riformista Simona Bonafè (vicario) e Paolo Ciani, legato alla comunità di Sant'Egidio, leader di Demos e unico ad aver votato contro l'invio di armi all'Ucraina. I segretari d’aula, oltre a De Luca (con delega per il Pnrr, riforme e sicurezza) sono l'ex renziano Andrea Casu, il bersaniano piemontese Federico Fornaro, riconfermato (con delega all’Aula), la zingarettiana Sara Ferrari, Roberto Morassut (sinistra romana di Goffredo Bettini) e la franceschiniana Silvia Roggiani. Il tesoriere è Andrea De Maria, anche lui della sinistra del partito, che in questi anni ha fatto la spola tra Orlando e Gianni Cuperlo.

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