FIANCO DESTR

"Neofascista, negazionista e no vax".
Il governo Meloni lo piazza nel cda

Da CasaPound a Sogesid, una società detenuta interamente dal Mef. La parabola del "nero" di Savigliano Panero che dieci anni fa sostenne alle regionali il ministro Pichetto e ora finalmente ha trovato un posto di sottogoverno. Lui respinge le accuse. Il caso finisce in Parlamento

Da CasaPound a Sogesid, società pubblica che svolge servizi d’ingegneria e manutenzione per i ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente. La nomina nel consiglio di amministrazione per Massimiliano Panero risale all’inizio di luglio e non ha mancato di provocare polemiche per il suo profilo particolarmente connotato politicamente. Il caso, sollevato qualche giorno fa dal quotidiano Domani, infiamma (è il caso di dirlo) la politica, tra chi parla di scelta inoppotuna persino tra le file della maggioranza e chi trova conferma in tale decisione dei mai recisi rapporti con le frange più estreme della destra, La deputata del Pd Chiara Gribaudo lo definisce “neofascista, no vax, putiniano, negazionista dei cambiamenti climatici” e annuncia un’interrogazione parlamentare al Mef che detiene interamente le quote di Sogesid per capire “come il suo profilo sia compatibile con il ruolo che ricopre”.

Classe 1972, di Savigliano in provincia di Cuneo, Panero è un giornalista da sempre legato al mondo ultraconservatore piemontese: dagli esordi in Alleanza nazionale fino al movimento delle Destre Unite e a CasaPound.  A livello nazionale il suo riferimento politico è l’ex segretario della tartaruga frecciata Simone Di Stefano oggi a capo di Exit, forza negazionista e no vax. Nel 2019 Panero è stato candidato alle Europee proprio sotto le insegne di CasaPound, a cui però nega di essere mai stato iscritto. La nomina in Sogesid pare sia stata accettata di buon grado dal ministro Gilberto Pichetto Fratin che lui appoggiò con la lista Destre Unite nelle elezioni regionali del 2014 quando il titolare del dicastero dell’Ambiente era alla guida di una coalizione di centrodestra (senza FdI) che venne sconfitta da Sergio Chiamparino. Cinque anni più tardi Panero ha riprovato la corsa alle regionali ma la sua lista, costituita insieme a CasaPound e agli Azzurri Italiani di Giangi Marra, è stata esclusa dal Consiglio di Stato perché sprovvista delle firme necessarie. Secondo alcuni rumors romani però ci sarebbe pure lo zampino di Roberto Rosso, senatore e vicecoordinatore piemontese di Forza Italia, in nome della comune antica militanza in An alla corte dello storico federale Ugo Martinat.

Il giornalista e attivista di estrema destra ha però respinto tutte le accuse: “Non sono un esponente di Casapound, né un negazionista climatico, né tantomeno filoputiniano”. Ha dichiarato di essersi candidato con un insieme di realtà in cui figurava anche Casapound ma, ha sottolineato, “non ne ho mai fatto parte, mi ritengo soltanto un esponente del centrodestra”. E ha aggiunto: “Non sono putiniano, ho solo aderito a un’operazione commerciale per rilanciare realtà territoriali della nostra regione e per questo figuro in una foto con un ex esponente del governo russo. L’anno scorso, come presidente di un’associazione culturale, ho persino raccolto fondi per i profughi ucraini”.

print_icon