SANITÀ

Pronto Soccorso, incubo Ferragosto
Medici dimezzati, accessi raddoppiati

Organici sotto oltre il 50% del necessario. L'ondata di caldo e molti anziani soli faranno aumentare gli accessi. De Iaco (Simeu): "Svolgiamo anche un ruolo di protezione sociale che spetterebbe ad altri". E c'è chi lascia il congiunto in barella e va in ferie

"Nei Pronto Soccorso oggi manca almeno la metà dei medici necessari per la mole di lavoro che c'è. l'indennità promessa dal ministro Orazio Schillaci ancora deve arrivare. Ma noi non possiamo fare gli scioperi, siamo come i carabinieri, le nostre forme di protesta sono spuntate”.

Non sorprende lo sfogo di Fabio De Iaco, presidente di Simeu, la Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza, che poi è null’altro se non la descrizione di ciò che si conosce da tempo e che nel periodo delle ferie probabilmente peggiorerà ancora. “Sarà un Ferragosto da incubo se arriverà anche una altra ondata di caldo. Con molti colleghi in ferie i turni in pronto soccorso diventano di 12 ore – spiega De Iaco, che da anni lavora in prima linea in un ospedale torinese - entri alle 8 ed esci alle 20. E' vero che città come Milano e Torino si spopolano, ma avviene il contrario nelle località di mare. Io ieri avevo 36 pazienti e solo due medici, l'altro giorno 2 colleghi e 46 persone da assistere. Diventa tutto difficile”. 

Scarsità di personale e una medicina del territorio, così come una struttura di sostegno sociale i cui miglioramenti restano in annunci e proclami. Così il Pronto Soccorso diventa inevitabile riferimento di chi non trova risposte adeguate. Questo riguarda soprattutto gli anziani. “Ad agosto nelle grandi città tanti rimangono soli. La famiglia che va in ferie e la badante che torna nel proprio paese. E l'anziano? Spesso si trova anche senza medico di base, anche lui in ferie, e quindi se accade qualcosa chiama il 118 e viene in Pronto Soccorso. La notte chiamano il 118 se stanno male, a volte cadono e arrivano qui. Come facciamo a rimandarli indietro se non hanno nessuno che può prenderli in carico e aiutarli?”, chiede De Iaco senza che ancora sia arrivata quella risposta concreta che si attende ormai da tempo. 

I Pronto Soccorso, nel periodo delle vacanze, raccontano anche uno spaccato di varia umanità e situazioni che si stenterebbe a immaginare. “La settimana scorsa è arrivata una giovane donne incinta che aveva avuto una crisi convulsiva di fronte al gate quando era in aeroporto – ricorda il presidente di Simeu - Sono arrivati i soccorsi e l'hanno portata in ospedale, ma il marito e i due figli sono partiti per le ferie lo stesso”. 

Con gli organici riotti all’osso è impossibile attuare quei rinforzi che il periodo richiederebbe specie nelle località dove la popolazione aumenta a dismisura con gli accessi ai Pronto Soccorso che raddoppiano, “aumentano le persone con traumi, legati al mare ad esempio, dalla costola rotta per essere stati sbattuti da un'onda alle punture di tracine o meduse. Poi ci sono gli anziani, soprattutto chi ha problemi cardiologici. A questo si aggiunge la vita notturna, accessi per incidenti o per abuso di alcool”.

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