CHE TEMPO CHE FA

In arrivo Poppea, fuori l'ombrello

L'afa è agli sgoccioli. In attesa del ciclone in arrivo dalle Isole Britanniche le regioni settentrionali saranno le prime a essere interessate da precipitazioni, anche di forte intensità. Nel weekend tornano i temporali con nubifragi e grandine

Il gran caldo ha i giorni contati. Nerone terrà sotto scacco l’Italia fino a domenica poi si prevede il crollo delle temperature grazie all’arrivo di Poppea. Da quel momento, però, attenzione alle grandinate. L’anticiclone africano che nella seconda metà di agosto ha impennato la colonnina di mercurio lascerà progressivamente il posto ai temporali, anche associati a nubifragi di notevole intensità. Da domenica 27 è previsto che la vampata di calore perderà improvvisamente forza per la discesa verso il bacino del Mediterraneo di aria più fresca, portata dal ciclone che si attiverà sulle Isole Britanniche. Lo scontro tra le due arie, così diverse, creerà le condizioni ideali per lo sviluppo e lo scoppio di violenti temporali accompagnati da grandine con chicchi ghiacciati che potrebbero risultare di grande dimensione.

Dopo domenica i temporali dalle Alpi scenderanno quindi a macchia di leopardo verso le pianure di Piemonte e Lombardia per poi portarsi verso sera e notte anche su quelle del Nordest. A seguire ci sarà il tanto sospirato crollo termico. Le temperature infatti potrebbero perdere, rispetto a questi giorni, anche 12-15°C. Infine, con l’inizio della prossima settimana, l’aria fresca con annessi temporali raggiungerà pure il Centro Italia mentre il Sud rimarrà ancora in attesa.

In questo periodo su tutto il Bacino del Po si sono registrate temperature superiori ai valori tipici del periodo, con punte di 36°-38°C e, in alcuni casi, anche prossime ai 40°C, con assenza di precipitazioni. Le sezioni principali del fiume Po negli ultimi giorni non hanno evidenziato variazioni significative di portata: valori inferiori a quelli di “Caratteristica di magra (Q355)”. L’indice standardizzato SFI calcolato negli ultimi 30 giorni identifica una situazione idrologica di “siccità moderata” per la sezione di Piacenza, mentre per le altre sezioni considerate persistono condizioni idrologiche “nella norma”.

La disponibilità idrica a scala di Distretto è in lieve calo rispetto al precedente aggiornamento, ma in linea con i valori del periodo; l’accumulo nivale complessivo presente sulle aree montane del Distretto del Fiume Po risulta essere caratterizzato da valori prossimi o inferiori alla media di riferimento, ma comunque superiore ai valori minimi corrispondenti. I volumi regolabili disponibili del Lago Maggiore sono prossimi ai valori minimi del periodo, quelli del Lago di Como sono inferiori ai valori medi del periodo mentre Lago di Iseo e Lago di Garda presentano volumi regolabili disponibili superiori a quelli tipici del periodo. Per quanto riguarda le portate erogate dai laghi, queste risultano essere prossimi ai minimi per il Lago Maggiore, mentre sono prossime ai valori medi nei restanti laghi. L’indice standardizzato calcolato per i volumi d’invaso regolati dei Grandi Laghi con i valori degli ultimi 30 giorni, identifica condizioni idriche “nella norma” per i laghi Iseo, Como e Garda; il Lago Maggiore presenta condizioni idriche di “siccità severa”. Alla luce del quadro di sintesi rappresentato, la condizione di severità idrica sul Distretto rimane “bassa” così come definita in sede di Osservatorio nel corso dell’incontro del 21 luglio. L’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto del fiume Po tornerà a riunirsi a fine agosto.

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