VERSO IL 2024

Renzi vuole fare Centro in Europa, pronti a correre Portas e Moratti

L'ex premier conferma che sarà in campo il prossimo anno alla testa di un rassemblement di liste e formazioni. "C'è bisogno di dare una sveglia all'Europa altrimenti ce ne andiamo a casa e l'Europa rischia di saltare". In Piemonte coinvolto il popolare Merlo. Incognita 4%

«Ci candideremo alle elezioni europee con il brand “Il Centro”. Mi metterò in gioco anch'io candidandomi al parlamento Europeo», ha detto Matteo Renzi, leader di Italia viva in conferenza stampa a Milano. Il progetto, a quanto è dato sapere, coinvolte una serie di formazioni in giro per l’Italia, tra le quali potrebbero esserci nel Nord-Ovest i post democristiani di “Tempi Nuovi-Popolari uniti” guidati a livello nazionale da Beppe Fioroni e in Piemonte da Giorgio Merlo, “Lombardia migliore” di Letizia Moratti e i Moderati di Mimmo Portas. Certo, l’incognita è riuscire a superare lo sbarramento del 4%.

«Questo lo dico e lo faccio non perché uno sia alla ricerca di chissà quale ulteriore riga nel proprio curriculum, ma perché voglio affermare in nove mesi quello che nessuno sta affermando in Italia, ossia che c’è bisogno di dare una sveglia all’Europa sennò si va tutti a casa – ha aggiunto Renzi –. L’Ue rischia di saltare». Rispondendo alle domande dei cronisti, Renzi ha detto di «scommettere su una maggioranza tra il Ppe e i socialisti senza Alternative für Deutschland, Vox o gli estremisti di sinistra». 

L’obiettivo è strappare voti sia al Pd che a Fi. Perché «uno di Forza Italia, uno che ha votato Berlusconi, può votare “Adolf Urss” che vuole fare la guerra alle multinazionali? E uno del Pd ancora di più: vota al centro o vota chi cancella il Jobs act?». Se sono chiari gli avversari a cui prendere voti, quali saranno gli alleati?  «Ci candideremo con il brand de Il Centro – afferma –, non saremo soli. Chi saranno gli alleati? Lo vedremo solo vivendo…». Ma dove punta a collocarsi il Centro renziano? «Noi partiamo dalla nostra casa che è Renew Europe – spiega l'ex premier –, io scommetto in una maggioranza che stia dal Ppe ai Socialisti senza Afd e i populisti di sinistra, senza Vox e vedremo che cosa faranno i Cinquestelle. Il nostro disegno è avere la stessa maggioranza. La maggioranza Ursula non ha alternative, non ci staremmo con la maggioranza Giorgia». In caso di accordo Ppe-conservatori, «saremo contrari. I conservatori e Giorgia Meloni si stanno rimangiando tutto quello che hanno detto. La maggioranza Giorgia non esiste, basti guardare a quello che è successo in Spagna», ha aggiunto.

«C’è uno spazio politico interessante, un pertugio in cui infilarsi – spiega –. Ma soprattutto c’è bisogno di dare rappresentanza a un popolo che rischia di vedere svanire il sogno europeo: tra 10 anni l’Europa rischia di essere il passo, se non ci si muove ora è finita. Dunque, serve una proposta politica alternativa. L’Europa sta vivendo una situazione di incredibile crisi» e citando l’adagio per cui «in geopolitica se non sei al tavolo sei nel menù» ha spiegato che questo «è drammaticamente vero nella stagione che stiamo vivendo: Sud Est, Cina, Brics, Sud America, straordinaria crescita almeno demografica dell’Africa. Stiamo con l’Ucraina, ma questo è un ulteriore elemento di caos, in cui l’Europa non sta dando una risposta, rischia di essere nel menù e non al tavolo, e lo stesso rischia l’Italia, nell’incapacità europea».

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